Choc in Germania: talebano tiene un comizio in una moschea

Abdul Bari Omar ha parlato in un locale appartenente all'organizzazione turco-sunnita Ditib, che ha preso le distanze: "Non sapevamo che sarebbe stato presente". Le autorità tedesche indagano sul suo ingresso nel Paese

Choc in Germania: talebano tiene un comizio in una moschea
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Gli emissari della retorica integralista islamica sono riusciti nuovamente a tenere un comizio nel cuore dell’Europa. Il funzionario talebano Abdul Bari Omar, responsabile della Sanità e del rifornimento alimentare del regime al governo in Afghanistan, è intervenuto con un discorso nei locali di una moschea dell’associazione islamica Ditib, a Colonia. Il fatto risale a giovedì 16 novembre, ma le autorità tedesche hanno fatto partire un’indagine solo sabato 18.

Il ministro dell’Interno della Repubblica federale, Nancy Fraser, ha definito il caso “del tutto inaccettabile e da condannare fermamente”, sottolineando che “in Germania nessuno può offrire una tribuna agli islamisti radicali. I talebani sono responsabili di consistenti violazioni dei diritti umani”. In un post su X, il capo della diplomazia tedesca Annalena Baerbock ha ricordato che il governo di Berlino non riconosce il regime dei terroristi in Afghanistan e che “non vi sarà alcuna normalizzazione dei rapporti che i talebani continueranno a violare i diritti umani, specialmente quelli di donne e ragazze”.

Il Ditib (Unione turco-islamica dell’istituzione per la religione), la più grande organizzazione musulmana sunnita in territorio tedesco, si è distanziata immediatamente da quanto accaduto, affermando di aver affittato il luogo ad un’associazione culturale afghana basata a Colonia per una funzione religiosa e di non essere a conoscenza dell’invito esteso al funzionario talebano. “Siamo scioccati da questo incidente”, ha affermato il Ditib in un comunicato. “Contrariamente a quanto stabilito dall’accordo, l’evento si è trasformato in un comizio politico, durante il quale a parlato un invitato a noi ignoto”. La presenza di Omar nella moschea è stata confermata anche dal portavoce del regime islamista Zabihullah Mujahid, secondo cui l’esponente dei talebani ha “incoraggiato i partecipanti afghani a tornare nel Paese e ad utilizzare il loro capitale per contribuire alla sua ricostruzione e al suo sviluppo, perché ora è stata ristabilita la sicurezza”.

Il primo elemento da chiarire in questa vicenda è come abbia fatto Abdul Bari Omar ad entrare nell’area Schengen e in Germania, visto che nessun ufficio della Repubblica federale gli ha rilasciato il visto o era informato del suo arrivo. È probabile che sia passato dai Paesi Bassi, dove ha partecipato al secondo Forum mondiale sulla produzione locale, l’evento Onu dedicato al miglioramento dell’accesso a prodotti sanitari di qualità tenutosi all’Aia dal 6 all’8 novembre.

La sua presenza è stata confermata da una fotografia in cui si vede Omar insieme al ministro della Salute e dello Sport olandese, Ernst Kuipers, che si è scusato per lo scatto sottolineando che “al tempo non sapevo chi fosse questa persona. È stato un errore e me ne scuso. Stiamo indagano per capire come sia stato possibile che quest’uomo fosse alla conferenza”.

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