La standing ovation, i cori, la benda: Trump infiamma la convention di Milwaukee

Il primo giorno della convention nazionale repubblicana si è chiuso con un'accoglienza da stadio per Trump, a due giorni dall'attentato di Butler

La standing ovation, i cori, la benda: Trump infiamma la convention di Milwaukee
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Ormai è notte fonda a Milwaukee. Il sipario della prima giornata della convention repubblicana è calato da qualche ora. Donald Trump è apparso trionfale alla serata di apertura: con l'orecchio destro fasciato, a due giorni dall'attentato di Butler, è stato accolto da re dal popolo Maga. I delegati sono esplosi in un fortissimo applauso quando il loro leader è apparso sullo schermo nel backstage e poi è emerso, visibilmente emozionato, mentre Lee Greenwood cantava "God Bless the Usa".

Accoglienza da re per Donald Trump

L'ex presidente degli Stati Uniti ha salutato l'arena gremita e ha ricevuto una standing ovation da parte dei sostenitori che hanno scandito "USA! USA!" e "Fight! Fight!". Dopo aver attraversato la sala della convention gremita dai 2.400 delegati, Trump si è seduto accanto al candidato vicepresidente nel palco VIP dove c'erano anche il repubblicano della Camera Byron Donalds e il presidente della Camera Mike Johnson.

L'apparizione del magnate è avvenuta poche ore dopo che i delegati lo hanno incoronato candidato alla Casa Bianca e accolto il senatore dell'Ohio JD Vance come suo vice. "Dobbiamo unirci come partito e come nazione", ha dichiarato il presidente del Partito Repubblicano Michael Whatley, leader del partito scelto da Trump, aprendo la convention. "Dobbiamo mostrare la stessa forza e la stessa resilienza del Presidente Trump e guidare questa nazione verso un futuro migliore", ha aggiunto.

Grande assente, l'ex first lady Melania, che non ha accompagnato il marito al suo arrivo al Fiserv Forum di Milwaukee. Secondo le anticipazioni fornite nelle scorse ore dai media statunitensi, presenzierà alla nomina ufficiale di Trump a candidato dei Repubblicani alla presidenza Usa, ma il suo nome non compare nella lista di quanti prenderanno la parola nel corso dell'evento.

La nomina di Vance e le donazioni di Musk in sostegno a Trump

Ma star della nottata è anche lui, il 39enne scelto per la presidenza. L'unica novità in grado di oscurare, per qualche minuto, l'inossidabile Trump. Dal cuore della convention, ha dichiarato di non rinnegare i durissimi attacchi verbali rivolti proprio all'ex presidente Usa tra il 2016 e il 2017. "Non mi nascondo. Ero certamente scettico nei confronti di Donald Trump nel 2016, ma il presidente Trump è stato un gran presidente, e ho cambiato opinione. Ci ha portato pace e prosperità", ha affermato il senatore ieri. Come ricordato da diversi media statunitensi nelle ultime ore, nel 2016 Vance rivolse durissime critiche e insulti a Trump prima che quest'ultimo fosse eletto presidente, definendolo tra l'altro "riprovevole", "un disastro morale" e addirittura un "Hitler americano". "Mi sono bevuto le menzogne e le distorsioni dei media", si è giustificato ieri Vance.

Ma nella notte di Milwaukee le stelle sorridono anche al vile denaro. Elon Musk impegnerà circa 45 milioni di dollari al mese in un nuovo super comitato elettorale che sostiene la corsa presidenziale di Trump. Tra gli altri finanziatori del gruppo, l' America Pac, ci sarebbero anche anche il co-fondatore di Palantir Technologies, Joe Lonsdale, i gemelli Winklevoss e l'ex ambasciatrice Usa in Canada Kelly Craft e suo marito, Joe Craft, che è amministratore delegato del produttore di carbone Alliance Resource Partners.

"Trump ha affrontato il demonio"

Tra le fila dei leader politici a supporto di Trump, la beatificazione è già in corso. L'evento di Butler, infatti, si presta perfettamente alla mescola tra toni messianici e contenuti del Maga. L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump "ha affrontato il demonio è si è rialzato", ha dichiarato il senatore repubblicano Tim Scott, dal palco di Milwaukee. "Se prima di sabato scorso non credevate ai miracoli, fareste meglio a crederci adesso", ha dichiarato Scott riferendosi al tentato assassinio dell'ex presidente. "Perchè sabato, il demonio è arrivato in Pennsylvania imbracciando un fucile. Ma il leone americano si è rialzato, e ha ruggito!". Alle parole di Scott, il pubblico della convention ha reagito alzandosi in piedi al grido "Fight, Fight, Fight", le stesse parole pronunciate sabato da Trump pochi istanti dopo aver subito l'attentato.

L'ex presidente, nonostante la commozione e le ovazioni, ha immediatamente ripreso il tema dell'eventuale frode elettorale: "Tenete gli occhi aperti, perché queste persone (i democratici ndr) vogliono imbrogliare e lo fanno, e francamente è l'unica cosa che sanno fare bene" ha tuonato in un video trasmesso in occasione della convention, esortando i sostenitori del Gop a usare "ogni strumento appropriato disponibile per battere

i democratici", incluso il voto per posta. "Non vogliamo che ciò che è successo nel 2020 accada di nuovo", ha aggiunto Trump, tornando sulle presunte irregolarità nelle ultime presidenziali.

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