Non saranno tempi facili per i fedeli del risveglio. La vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane traccia un solco e la rivoluzione non risparmierà i cardini del mondo democratico. Il tycoon ha le idee chiare sul da farsi per quanto riguarda i vertici militari: basta generali woke, la priorità sarà data alle competenze. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’obiettivo del repubblicano è quello di allontanarsi dai criteri inclusivi per puntare esclusivamente sulle capacità. La meritocrazia prima di tutto.
Per centrare l’obiettivo, Trump sta valutando l’istituzione di un “warrior board”, ossia un “comitato di guerrieri”, per esaminare gli ufficiali dell’esercito a stelle e striscio. Una bozza di ordine esecutivo al vaglio del team di transizione del presidente eletto istituirebbe un consiglio di alti funzionari in pensione per valutare i vertici che non soddisfano gli standard di“leadership, prontezza strategica e impegno per l’eccellenza militare”. Gli uomini considerati inadatti al comando sarebbero “forzatamente pensionati” entro trenta giorni per mano dello stesso Trump.
Durante la campagna elettorale Trump ha spesso puntato il dito contro i generali woke, sostenendo che la politica di diversità e inclusione è diventata più importante delle capacità di combattimento. E la bozza sul “comitato di guerrieri” spunta tra i timori del Pentagono di una purga. Il documento politico della piattaforma repubblicana formalmente firmato alla Convention nazionale del partito prima delle elezioni presidenziali prometteva di "licenziare i democratici di sinistra woke il prima possibile". Ma non solo. Trump ha affermato che tutti i generali coinvolti nel caotico ritiro dall'Afghanistan – definiti “falliti” – dovrebbero dimettersi entro l'ora di pranzo del giorno in cui entrerà in carica.
Karoline Leavitt, portavoce del team che sta conducendo la transizione di potere da Joe Biden al tycoon, ha evidenziato sul punto: "I cittadini americani hanno concesso a Donald Trump il mandato perché rispettasse le promesse fatte durante la campagna elettorale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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