Ucraina, l'Italia al fianco dei bambini "indistruttibili"

Donati cinquecentomila euro, frutto della vendita di 7.700 medaglie. L'obiettivo: far tornare i bambini alla normalità

Ucraina, l'Italia al fianco dei bambini "indistruttibili"
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Non c’è solo la guerra. I tre anni, i 1096 giorni e le centinaia di migliaia di vittime. Un conflitto che sembra avviarsi alla conclusione (ma viene da chiedersi a che prezzo) e restano le macerie, le città distrutte e i feriti. Quelli del corpo e dell’anima.

La guerra è una cosa da grandi, almeno teoricamente. Sono loro a deciderla e a farla. Ma, alla fine, impatta tutti. Anche, e soprattutto, i bambini. Loro che non possono decidere cosa fare e che non sanno nemmeno perché c’è tutto quel frastuono intorno. Loro che non sanno che cosa sia la morte ma la incontrano troppo presto quando colpisce i loro genitori, i loro amici o, peggio ancora, loro stessi. Si dice che la maggior obiezione nei confronti dell’esistenza di Dio sia la sofferenza, in particolare quella dei più piccoli. È un sentimento umano, molto. Forse troppo. Di fronte al dolore, soprattutto quello più acuto, ci si può far prendere dall’angoscia e dalla sofferenza. Si può dire, ancora una volta, Dio mio perché mi hai abbandonato. Oppure si può fare qualcosa. Si può reagire. Come ha fatto la Zecca di Stato quando, nel 2024, la Zecca di Stato ha avviato un progetto per sostenere il centro di riabilitazione Unbroken Kids all’ospedale Saint Nicholas di Leopoli. Un progetto che oggi ha portato alla donazione di cinquecentomila euro, raccolti grazie alla vendita di 7.700 medaglie. Queste i numeri. Ai quali ne vanno aggiunti altri - che non sono solo le cifre delle attività svolte negli ultimi tre anni da Unbroken Kids all’ospedale Saint Nicholas di Leopol - ma sono volti e vite: oltre 19mila vittime di guerra trattate, di cui più di 2mila bambini, e 175mila interventi di chirurgia ricostruttiva, ortopedia e impianti di protesi robotiche.

“Il grande successo delle medaglie dedicate alla resistenza dell’Ucraina racconta un’Italia solidale, capace di rimanere al fianco di un Paese che continua a resistere dopo tre anni di guerra. Ben 7.700 medaglie sono state vendute per oltre 500mila euro raccolti dalla vendita di queste opere d’arte create dagli studenti della nostra Scuola e distribuite grazie a Poste Italiane. Questo è un messaggio concreto a favore di Unbroken Kids, un’organizzazione che opera nell’ospedale Saint Nicholas di Leopoli e che lavora per sostenere bambine e bambini che hanno subito danni fisici o psicologici a causa della guerra. Solo insieme si riescono a raggiungere grandi risultati, come questo”, ha detto il presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs) Paolo Perrone.

Alla presentazione dell’iniziativa, moderata dalla giornalista del Tg1 Stefania Battistini, sono intervenuti il direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco; il direttore generale di Unbroken, Mariana Svirchuk; il segretario generale della Fondazione 5P Global, Padre Marcin Schmidt; il consigliere nazionale della Confederazione delle Misericordie d’Italia, Alberto Corsinovi. Nel pubblico diversi rappresentanti delle istituzioni, tra cui il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari; il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci; il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato; il deputato Ugo Cappellacci, presidente dell’Intergruppo di amicizia Italia-Ucraina; e il senatore e leader di Azione, Carlo Calenda.

Hanno inoltre partecipato, in presenza e collegati dall’Ucraina, alcuni dei reporter che in questi anni hanno raccontato il conflitto: Fausto Biloslavo (ilGiornale), Francesco Semprini (La Stampa) e Ilario Piagnerelli (Rainews).

Non sono solo cinquecentomila euro. Sono labbra che tornano a sorridere, mani che riprendono ad afferrare e gambe che corrono nuovamente. È sangue che pompa nei muscoli. È coraggio e libertà. Sono, in una parola, vite.

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