
“La Groenlandia? Nessun bisogno di usare la forza militare”. Così il vicepresidente Usa JD Vance si è espresso dalla base americana sull’isola danese, lasciando intendere che il futuro del territorio potrebbe giocarsi su ben altri tavoli. Secondo Vance, il destino della Groenlandia è già scritto: “Riteniamo che i groenlandesi sceglieranno, attraverso l’autodeterminazione, di separarsi dalla Danimarca.” A quel punto, gli Stati Uniti sarebbero pronti a trattare.
E il modello di riferimento? Quello dell’ex presidente Donald Trump. “Confidiamo nella razionalità e nell’intelligenza del popolo groenlandese. Siamo certi di poter raggiungere un accordo alla maniera di Trump per garantire la sicurezza della Groenlandia e degli Stati Uniti”. Un messaggio chiaro: niente invasioni, ma una strategia calibrata per assicurarsi un avamposto strategico nell’Artico. "Abbiamo visto prove molto concrete" che Cina e Russia sono interessate a quest'area, afferma il vicepresidente americano, parlando proprio alla base militare americana di Pituffik, sulla costa nord-occidentale della Groenlandia.
A suo dire i Groenlandesi sceglieranno di stringersi agli Usa, allentando il legame e le pastoie del rapporto con la Danimarca. "Potremmo renderli molto più sicuri, dare loro più protezione e penso che anche economicamente se la caverebbero molto meglio", ha tuonato. "Non avete fatto un buon lavoro con la popolazione della Groenlandia" ha aggiunto in una modesta geremiade alla Danimarca, non appena atterrato con sua moglie e una delegazione al seguito sull'isola. Vance ha sottolineato come negli ultimi 20 anni si sia investito poco in materia di sicurezza e infrastrutture. Non è la prima volta che il vicepresidente accusa lo Stato danese, incassando da quest'ultimo molte critiche per quello che, secondo lui, è "dire l'ovvio".
Il primo ministro danese Mette Frederiksen ha respinto l'affermazione di Vance secondo cui la Danimarca non sta facendo abbastanza per la difesa nell'Artico, definendo il suo Paese "un alleato buono e forte". Poco dopo il suo arrivo, Vance si è rivolto brevemente alle truppe statunitensi di stanza alla base mentre lui e sua moglie si sedevano a pranzo con loro, sostenendo che l'amministrazione Trump è molto interessata alla "sicurezza artica".
Lui e il suo entourage, tra cui il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, il segretario all'energia Chris Wright e il senatore Mike Lee dello Utah, hanno poi ricevuto briefing da funzionari militari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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