Nella Germania in bilico, senza un governo operativo e con una grande crisi interna, i cittadini sono spaesati e in vista del voto di febbraio cercano chi può risolvere i loro problemi. Uno di questi è l'immigrazione irregolare, con conseguente incremento dell'insicurezza nella gran parte delle città. L'attentato di Magdeburgo del 20 dicembre è solo l'ultimo di una lunga serie di eventi terroristici che hanno contribuito a destabilizzare il Paese. e oggi per l'opinione pubblica tedesca l'Italia è un punto di riferimento in tal senso, perché Giorgia Meloni, nel secondo anno di governo, è riuscita a ridurre di circa il 60% il numero di ingressi irregolari nel Paese. Ha raggiunto risultati impensabili per tutti gli altri Paesi, rimanendo nell'alveo della legislazione dell'Unione europea.
"Meloni ha dimostrato alla Germania che è possibile un cambio di rotta in materia di asilo", scrive il quotidiano tedesco Bild, sottolineando che, "a differenza del governo di Olaf Scholz, è stata in grado di gestire la crisi migratoria". Nell'elogio al presidente del Consiglio, viene messo in evidenza dal quotidiano tedesco che il premier ha "fatto della questione una priorità assoluta fin dall'inizio" del suo mandato. Scholz viene indicato come uno dei principali responsabili della situazione tedesca attuale e Bild pone l'attenzione sul fatto che "anche se l'Italia, con le sue sterminate coste, e la Germania, con i suoi quasi quattromila chilometri di frontiere terrestri, sono solo parzialmente paragonabili, il successo della Meloni dimostra che i governi nazionali non sono impotenti quando si tratta di quante persone provenienti da altre culture arrivano nel Paese".
Il segreto di Meloni, spiega il quotidiano ai suoi lettori, è stato "un accordo con la Tunisia che Meloni ha negoziato nell'estate del 2023 insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e all'allora primo ministro olandese Mark Rutte" allo scopo di "fermare i trafficanti di esseri umani".
Inoltre, ha proseguito Bild, "un insieme di una maggiore sorveglianza costiera, norme più severe per i soccorritori marittimi privati e l'introduzione di un centro in Albania hanno reso più difficile per i trafficanti portare avanti il loro cinico modello di business, che spesso ha messo a rischio la vita dei migranti stessi". La conclusione del quotidiano tedesco è che l'approccio di Meloni, a differenza di quello di Scholz, è stato positivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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