
dal nostro inviato sul treno dal confine polacco a Kiev
Dieci ore di un treno lento, sferzato da un vento gelido e con raffiche che toccano i 90 chilometri all’ora. Un convoglio che attraversa il confine tra Polonia e Ucraina all’altezza di Przemysl e poi tira dritto fino a Kiev, nel silenzio della campagna battuto di tanto in tanto dalla pioggia. Questa volta senza il clima primaverile che fece da cornice lo scorso giugno alla visita di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz, anche loro giunti nella capitale ucraina dopo una lunga notte nei vagoni blindati. Oggi come allora, infatti, i cieli sopra Kiev non garantiscono un adeguato livello di sicurezza.
Giorgia Meloni approda nella capitale ucraina che è mattina, dopo dieci ore di cuccetta e il sottofondo dello sferragliare dei binari. Arriva all’indomani della storica visita (a sorpresa) di Joe Biden e con il suo stesso convoglio. Si era ipotizzato che l’inquilino della Casa Bianca si potesse spingere fino a Leopoli, ma nessuno si attendeva che si addentrasse così tanto nel territorio dell’Ucraina da arrivare fino al palazzo presidenziale di Kiev, un gesto di grande impatto simbolico quando siamo oramai alla vigilia dell’anniversario dell’invasione russa (venerdì sarà un anno esatto). Oggi invece toccherà a Meloni stringere la mano a Zelensky, ribadire il sostegno dell’Italia alle ragioni dell’Ucraina e rassicurarlo rispetto ai distinguo dei suoi alleati della maggioranza.
Con un programma della giornata che subirà probabilmente qualche modifica dopo che ieri sera all’aeroporto di Rzeszów il convoglio italiano è stato bloccato per circa un’ora in attesa che il corteo di Biden arrivasse all’aeroporto e che l’Air Force One si alzasse finalmente in volo. Tutto si è dunque spostato in avanti di circa un’ora e mezza, dal trasferimento in macchina e pullman fino a Przemysl, a pochi chilometri dal confine, fino alla partenza del convoglio blindato su rotaia. È quasi l’una di notte quando Meloni, stretta nel suo cappotto, sale nella carrozza numero uno per scenderne solo questa mattina a Kiev. Il tutto in un clima gelido e di massima allerta, come testimoniano le decine e decine di batterie di Patriot che circondano l’aeroporto polacco di Rzeszów.
E oggi non sarà solo l’occasione per incontrare Zelensky.
Meloni, infatti, dovrebbe visita anche Bucha e Irpin, luoghi simbolo dei crimini di guerra russi. Fu proprio nella seconda che lo scorso giugno andarono in visita Draghi, Macron e Scholz. Un’esperienza difficile da dimenticare.
Siamo a fianco di un popolo aggredito che Putin vorrebbe annientare.
:-)
Salud
p.s. mi hai sorpreso. :-)
Per vederle devo forse sintonizzarmi sulla TV statale russa?
Salud
evidente a chi??
Gli USA avrebbero fatto molto peggio di Putin se qualcuno avesse minacciato di mettere armi vicino ai loro confini (vedi Cuba anni '60).
Quindi ancora una volta, contro i propri interessi, l'europa si sottomette al volere di chi da sempre interferisce sugli affari interni di altre nazioni per promuovere i propri interessi. Per valutare poi quali risultati gli "esportatori di democrazia" abbiano conseguito basta andare a rivedersi la storia del dopoguerra e l'epilogo di tutte le guerre generate da allora visto che l'85% di queste è stato da loro provocato.
Egregi , mi domando "COSA E' ANDATA A FARE LA MELONI A KIEV" ? Guardi che la VON DER LEYEN si è già innervosita! Non vorrà mica INIMICARSI L'EUROPA..............(risata gen) Come se noi in europa contassimo qualcosa , NOI ITALIANI SIAMO DEI MERI ESECUTORI , faccio notare che allora era meglio tenerci Draghi che sicuramente ha più credito sia in Europa , sia negli USA !
Alla fine dei 5 anni tireremo i conti se ha lavorato bene o male
Salud
Salud
Egregi , io che ho fortemente voluto questo governo , non penso neppure per un attimo che la Meloni e il suo staff risolvano tutto con la bacchetta magica. Mai pensato ! Uno dei problemi più sentiti in ITALIA sono sicuramente i clandestini. Niente neppure in questo caso siamo riusciti a fare qualcosa , che facesse dire , "AI VISTO CHE SI POTEVA!! Stiamo quì a fare la guerra alle ONG , poi altri ,i più , arrivano da tutte le parti anche con i salvagente. Allora le nostre istituzioni cosa ci stanno a fare ! Però se nessuno "batte il pugno" , sembra che i nostri eroi siano li solo per l'accoglienza.
Salud
Salud
Salud
Egregio , per una nazione descritta alla frutta , ne sta facendo di cose! Tra loro e i Cinesi , sono una bella spina nel fianco USA.
Egregio , sono perfettamente d'accordo con lei . Veramente non capisco neppure l'atteggiamento di questa persa , vuole fare concorrenza all'altra persa di Bruxelles. Purtroppo io devo recitare svariati mea culpa , perchè con la smania di mettere in un angolo i sinistri , forse non mi sono accorto che la cura è peggiore del male . Questi al momento non hanno fatto una "MAZZA" , della serie "TUTTA CHIACCHERA E DISTINTIVO !!!!
E com'è che sta gente va e viene da Kiev come se fosse in vacanza?
Egregi , meglio andare a genuflettersi a Kiev e di riflesso agli USA portando danaro e armi ! Si vede che la posizione prona gli si addice , vuoi mettere andare a vedere le stragi dovute ai Russi , che non a portare aiuti nelle zone terremotate che potevano essere di genere vario e non militare . aaaaach, forse aveva paura che non gli fosse data una sedia !!!!