Si parte, gli addetti ai lavori consigliano di agganciare le cinture di sicurezza perché il viaggio sarà turbolento. Può essere, ma negli ultimi quattro anni senza Trump sulla plancia di comando il mondo ha attraversato non una turbolenza, ma una vera tempesta come da tempo non se ne vedevano. La prima osservazione è quindi che non è Trump la causa dell'instabilità e non sfuggirà che l'ultimo atto di Biden è stato concedere la grazia a tutti i suoi amici sospettati di aver tramato in questi anni per impedire la rielezione del tycoon. La vera vendetta di Trump è stata vincere le elezioni nel modo con cui le ha vinte e da oggi fare ciò per cui è stato eletto, ovvero smantellare l'impianto economico, politico e culturale messo su dalla sinistra e rivelatosi fallimentare.
Da oggi assisteremo contro Trump allo stesso meccanismo mediatico che noi abbiamo vissuto in decimo nel 2022 quando Giorgia Meloni ha vinto le elezioni. Ricordate? Nell'ordine, era stato dato per certo che sarebbero state abolite le principali libertà, che saremmo usciti dall'Europa o in subordine che l'Europa ci avrebbe messo al bando, che squadracce fasciste avrebbero dato la caccia a dissidenti e immigrati, che l'economia sarebbe crollata. È successo l'inverso e, che piaccia o no, solo uno stupido può negare che oggi l'Italia sia più credibile e meglio messa da tutti i punti di vista rispetto a tre anni fa.
Assistiamo pure a cori di sdegno per il buon rapporto di Giorgia Meloni con il neo presidente. E cosa dovrebbe fare la premier? Sputare in faccia al presidente degli Stati Uniti d'America? E poi questi stolti dimenticano che la premier ha buoni rapporti con tutti: li aveva con il democratico Biden, li ha con la democristiana Ursula von der Leyen, con gli emiri arabi, con il nazionalista Orbán, con il socialista albanese Rama e pure con il comunista Xi, capo della Cina. Spiegarle che cosa dovrebbe fare con Trump è un po' come insegnare a un gatto ad arrampicarsi. Immagino che di volta in volta farà ciò che sarà utile all'Italia e all'Europa, più che all'America.
Non cadiamo nel tranello di confondere la frustrazione delle sinistre con le capacità e il buon senso dei conservatori, che dal discorso di ieri traggono forza e forse anche coraggio. Scommetto che tra quattro anni questo disgraziato mondo sarà un po' meglio di come Trump, al netto delle sue bizzarrie, l'ha trovato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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