Fumata bianca da Tunisi. La Tunisia ha firmato l'atteso Memorandum of Undestanding (MoU) con l'Unione europea, un'intesa che ha, tra i suoi punti cardine, la gestione dei flussi migratori. È questo, in sostanza, il dossier principale affrontato dal premier italiano Giorgia Meloni, in visita dal presidente tunisino Kais Saied, insieme al presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e al primo ministro olandese, Mark Rutte. L'accordo è stato perfezionato presso il palazzo presidenziale di Cartagine, durante l'incontro tra i quattro leader. "Accogliamo con favore l'accordo raggiunto oggi tra la Ue e la Tunisia. Ripristinare il controllo alle nostre frontiere esterne e fermare l'immigrazione clandestina sono fondamentali per spezzare il modello di business dei trafficanti. Grazie a Von der Leyen e alla determinazione e al lavoro costruttivo del governo italiano con Antonio Tajani", ha scritto sui social il Presidente del Ppe, Manfred Weber.
Il Memorandum Tunisia-Ue
Considerando che la trasferta di Meloni era molto complessa - in quanto non vi erano certezze di semafori verdi o esiti positivi, data l'imprevedibilità di Saied - la missione del piccolo gruppo di rappresentanti dell'Ue è alla fine risultata un successo diplomatico. Certo, si dovrà poi capire come, quando e in che termini si concretizzerà il memorandum. Ma per il momento il nodo più spinoso – incassare l'ok da parte di Tunisi – sembrerebbe esser stato sciolto senza riserve di alcun tipo.
Tra i focus chiave del memorandum, come detto, troviamo la gestione dei flussi migratori. Una gestione che, avevano ribadito fonti europee alla vigilia dell'incontro, dovrà essere attuata "nel rispetto del diritto e della legge internazionale". Oltre a questo tema, l'intesa include una rafforzata cooperazione energetica tra la Tunisia e l'Ue, oltre che un'accelerazione degli scambi culturali tra tunisini ed europei.
#TeamEurope is back in Tunis.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 16, 2023
We were here together a month ago to launch a new partnership with Tunisia.
And today, we take it forward. pic.twitter.com/fcSJ3Hw1GY
La missione di Meloni
La cerimonia della firma del Memorandum si è conclusa con la stretta di mano, a quattro, tra von der Leyen, Meloni, Rutte e Saied. Le immagini sono state rilanciate anche sul profilo twitter della stessa von der Leyen. Presente anche Najla Bouden, premier tunisina. Dopo la ratifica dell'intesa ha preso il via un incontro tra le delegazioni, i tre leader europei e il presidente tunisino. L'incontro si è svolto nella Sala del Consiglio del citato palazzo presidenziale.
L'obiettivo della visita di Meloni consisteva, dunque, nel trovare la sponda di Tunisi così da stoppare l'immigrazione irregolare. Numeri alla mano, sono infatti circa 10mila i migranti sbarcati sulle coste italiane nella prima metà del mese di luglio, più di 75mila dall’inizio dell’anno. Nei primi sei mesi del 2023, invece, sono stati registrati 132.370 arrivi irregolari nell'Unione europea.
A questo proposito, lo schema del memorandum, stando alle indiscrezioni emerse nelle scorse ore e in attesa di conferme definitive, dovrebbe prevedere da parte di Bruxelles lo stanziamento, sin da subito, di 150 milioni di euro a sostegno del bilancio tunisino e di ulteriori 105 milioni come supporto di Tunisi per il controllo delle sue frontiere.
I 5 pilastri dell'intesa
Nella conferenza stampa congiunta von der Leyen non ha usato mezzi termini. Per il presidente della Commissione Ue, grazie al memorandum Bruxelles coopererà con la Tunisia contro i trafficanti di migranti. "I nostri team hanno lavorato duramente per realizzare rapidamente un pacchetto forte, che rappresenta un investimento nella nostra prosperità condivisa, nella stabilità e nelle generazioni future", ha scritto in un nuovo tweet la stessa von der Leyen confermando "i 5 pilastri" dell'intesa concordati a giugno tra Ue e Tunisia: assistenza macrofinanziaria dell'Ue, rafforzamento dei legami economici, cooperazione sull'energia verde, migrazione e promozione dei contatti tra le persone.
Quanto stabilito oggi tra Ue e Tunisia è, secondo Rutte, "un promettente inizio di una partnership strategica onnicomprensiva". Il premier olandese ha ricordato anche che "obiettivo principale è la crescita economica e la creazione di posti di lavoro". "Lavoriamo per porre fine alla morte di persone che tentano di attraversare il mare", ha aggiunto evidenziando l'importanza dell'accordo con la Tunisia per "fermare i trafficanti che sfruttano la disperazione" dei migranti. "Ora l'accordo va approvato dagli Stati membri. Sono fiducioso che ci sarà un ampio sostegno", ha chiarito lo stesso Rutte.
Meloni: "Raggiunto risultato importante"
"Abbiamo raggiunto un obiettivo molto importante che arriva dopo un grande lavoro diplomatico. Il Memorandum è un importante passo per creare una vera partnership tra l'Ue e la Tunisia", ha detto Meloni, spiegando che l'intesa va considerata "un modello" per le relazioni tra l'Ue e i Paesi del Nord Africa.
Il Memorandum permette "di affrontare in maniera integrata la crisi migratoria. Come diplomazia italiana abbiamo a lungo lavorato per questo obiettivo", ha proseguito il premier italiano facendo presente che questo tipo di partenariato "sarebbe stato impensabile fino a qualche mese fa, lo dico con orgoglio ma anche con gratitudine nei riguardi della Commissione. Il Memorandum è un punto di partenza".
Meloni ha quindi annunciato che la prossima domenica, il 23 luglio, si terrà a Roma la conferenza internazionale sulla migrazione. "Avrà il presidente Saied tra i protagonisti ma parteciperanno diversi capi di Stato e di governo mediterranei", ha concluso.
Saied: "Intesa da attuare il prima possibile"
"Questo memorandum d'intesa che abbiamo firmato va attuato il prima possibile. Abbiamo oggi un'assoluta necessità di un accordo comune contro la migrazione irregolari e contro la rete criminale di trafficanti", ha affermato Saied, ringraziando gli ospiti europei.
"Vi devo ringraziare tutti e in particolare il premier Meloni per aver risposto immediatamente per l'iniziativa tunisina di organizzare un vertice per tutti i Paesi interessati. Perchè la soluzione a questa situazione disumana non può che essere comune e in particolare per affrontare le cause prima degli effetti", ha aggiunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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