Crisi di governo in Germania, Scholz licenzia il ministro delle Finanze: "Obbligato per il bene del Paese"

Il governo tedesco è appeso a un filo: lo strappo tra i liberali e i socialisti è compiuto e non si torna indietro dopo il rifiuto delle elezioni del cancelliere

Olaf Scholz nel mezzo della crisi di governo fotografato negli uffici della cancelleria
Olaf Scholz nel mezzo della crisi di governo fotografato negli uffici della cancelleria
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Si è aperta la crisi nel governo tedesco: il cancelliere Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze, Christian Lindner, esponente dei liberali. L'annuncio è arrivato mentre sono in corso tese trattative tra i partner della coalizione semaforo - Spd, liberali e Verdi - sul bilancio. Il ministro, a fronte della crisi che incuba nel governo "semaforo" da mesi, aveva chiesto le elezioni a inizio 2025 ma sono state rigettate dal cancelliere.

"Il semaforo è spento", titola a grandi caratteri la Bild, presagendo la fine del governo di Olaf Scholz e la chiusura di un'epoca per la Germania. Secondo quanto riferito dal quotidiano tedesco, quella di Scholz è stata una giocata d'anticipo sull'Fdp, che domani aveva intenzione di ritirare i suoi ministri e rompere la coalizione con Spd e Verdi, aprendo di fatto la crisi. La mossa di Scholz ha sovvertito i piani dei liberali, che hanno però comunque ritirato i loro ministri dal governo.

"Mi sento obbligato a fare questo passo per evitare danni al Paese. Abbiamo bisogno di un governo efficace che abbia la forza di prendere le decisioni necessarie per il nostro Paese", ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in conferenza stampa a Berlino, spiegando al Paese di non avere più "sufficiente fiducia" nel ministro delle Finanze, "un lavoro serio di governo non è possibile in queste circostanze". Scholz ha imputato a Lindner la rottura della coalizione, spiegando che ha rifiutato "un'offerta generosa". Scholz, proprio per evitare che gli cadano in capo responsabilità, ha ribadito più volte che "il ministro federale delle Finanze non è disposto ad attuare questa offerta a vantaggio del nostro Paese. Non voglio più sottoporre il nostro Paese a questo tipo di comportamento”.

Emerge la volontà di individuare un capro espiatorio per il cancelleriere, che sembra essere stato individuato proprio nel ministro delle Finanze nel periodo di gravissima crisi economica della Germania. Il cancelliere ha cannoneggiato contro il suo exo ministro per tutta la durata della conferenza: "Chiunque entra a far parte di un governo deve agire in modo serio e responsabile. Deve essere pronto a scendere a compromessi nell'interesse di tutti i cittadini. Ma non è di questo che si preoccupa Christian Lindner. A lui importa della sua clientela. Ha a cuore la sopravvivenza a breve termine del suo partito".

Il mandato dell'attuale esecutivo è in scadenza alla fine del 2025 e dopo aver rifiutato le elezioni, proposte proprio da Christian Lindner, per il prossimo gennaio, Scholz ha annunciato che però si presenterà davanti al parlamento tra due mesi, il 15 gennaio, per chiedere la fiducia. Nel caso non ci fosse, il che è probabile, si andrà a elezioni. Ma Scholz tenterà di andare avanti con un governo zoppo, nei fatti bloccato, e secondo i media tedeschi si parla di elezioni per il prossimo marzo. "Purtroppo Olaf Scholz ha dimostrato di non avere la forza di dare al nostro Paese un nuovo inizio.

Invece, da questo pomeriggio, il Cancelliere federale ha chiesto che io sospenda il freno al debito nella Legge fondamentale. Non potevo accettare", sono state le prime parole di Lindner da ex ministro delle Finanze.

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