Il lamento dell'Ong: "Con la stretta della Meloni costretti a fermare le navi"

Dalla Spagna arriva una sorta di ammissione da parte dell'ong: "È un attacco frontale e abbastanza violento"

Il lamento dell'Ong: "Con la stretta della Meloni costretti a fermare le navi"

Il governo, fin dal suo insediamento, ha deciso di avviare una stretta sull'arrivo dei migranti in Italia e per farlo ha deciso di cominciare a regolamentare l'operato delle navi Ong. L'obiettivo principale dell'esecutivo di Giorgia Meloni è quello di rallentare le partenze dall'Africa, piuttosto che bloccare gli arrivi in Italia ma questo richiede molto tempo e impegno da parte del governo e non è un lavoro che può essere esaurito in poche settimane. Quello che il governo ora può fare consiste nel lavorare affinché la sua sovranità e le sue leggi non vengano prevaricate dall'azione di navi private, che finora hanno agito in sprezzo delle autorità. Per farlo, si sta preparando un decreto che dovrebbe essere valido già nelle prossime settimane e che sta innervosendo le organizzazioni non governative, già pronte a sfidare l'esecutivo di Giorgia Meloni.

Salvamento Marítimo Humanitario è una Ong spagnola, una delle tante che opera nel Mediterraneo centrale con la piccola nave Aita Mari, che in queste ore si è lamentata dell'atteggiamento del governo, che ha cambiato direzione rispetto al passato. Una dimostrazione del fatto che l'esecutivo Meloni sta attuando una vera stretta. Secondo quanto riportato da media iberici come l'agenzia Efe, il presidente dell'ong, Íñigo Mijangos, ha sostenuto che Roma sta prepara una normativa per regolare l'azione di queste organizzazioni che contiene "minacce" di sanzioni "insostenibili". Dalla Spagna parlano di "guerra alle Ong". Il capitano della Aita Mari, Simón Vidal, ha sottolineato che l'intenzione è di continuare a effettuare operazioni di soccorso marittimo "come sempre", e "a partire da lì, accettare le conseguenze".

Da un sito locale spagnolo il presidente della Ong ha denunciato: "Quello che ci arriverà è un attacco frontale e abbastanza violento. È una guerra contro le Ong. Quando arriveremo in Italia ci sanzioneranno con multe che saranno insostenibili e non saremo in grado di pagarle, il che significa che dovremo fermare le barche".

L'organizzazione non governativa spagnola aveva in programma una missione nel Mediterraneo centrale lo scorso autunno ma proprio per l'avvicendamento a Palazzo Chigi di un governo di centrodestra, Salvamento Marítimo Humanitario aveva abortito momentaneamente l'idea.

E davanti al nuovo decreto del governo, che mira a effettuare la stretta sulle Ong, Salvamento Marítimo Humanitario chiede sostegno "politico" ed "economico" per affrontare la situazione e continuare a operare. La sua prossima missione dovrebbe iniziare a fine gennaio, segnala la radio Cadena Ser.

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