Intelligence, si rinnova il patto Italia-Usa. Briefing su crisi, dossieraggi e terrorismo

Il sottosegretario Mantovano incontra il capo della Cia Burns. "Riconfermati gli eccellenti rapporti tra i rispettivi servizi"

Intelligence, si rinnova il patto Italia-Usa. Briefing su crisi, dossieraggi e terrorismo
00:00 00:00

Un briefing di due ore circa per fare il punto sui principali fronti di crisi internazionali: dalla Russia al Medio Oriente. Con un occhio vigile sui Balcani, regione nella quale tensione viaggia sotto traccia. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, delegato del governo Meloni ai Servizi segreti, e il numero uno della Cia William Joseph Burns si sono incontrati ieri a Palazzo Chigi. Una visita (a sorpresa) non in agenda, per rinnovare l'asse tra Italia e Stati Uniti sui principali dossier. Immigrazione, guerra e soprattutto sicurezza nazionale. «È stata l'occasione per riconfermare - informa Palazzo Chigi - gli eccellenti rapporti bilaterali tra le rispettive Intelligence» si legge nel comunicato di Palazzo Chigi. Per l'Italia il voto negli Stati Uniti del prossimo 5 novembre, che vede in campo i due sfidanti, Trump e Harris per la Casa Bianca, poco inciderà sulle relazioni che restano solidissime. Nel colloquio tra Mantovano e Burns è stato toccato anche il tema dossieraggio. In particolare, gli alleati americani temono l'ingerenza di potenze straniere, tra cui Russia e Cina, negli scandali Bari e Striano in Italia. Un tema messo sul tavolo tre giorni dal premier Giorgia Meloni nell'intervista al Tg5: «Penso che ci siano dei funzionari, dei dipendenti pubblici e privati, che prendono illegalmente delle informazioni e le vendono sul mercato. A chi? Questa è la risposta che stiamo aspettando» ha dichiarato la premier riferendosi all'ultimo caso di Bari, dove un funzionario di Banca è stato licenziato dopo che sono stati scoperti migliaia di accessi su personalità politiche tra cui la leader Fdi.

Sul colloquio tra Mantovano e Burns c'è il massimo riserbo. Ma da quanto trapela da Palazzo Chigi la strada che Italia e Stati Uniti intendono seguire è quella di potenziare la rete di protezione delle informazioni che riguardano premier, ministri e altri leader politici. La vulnerabilità dei sistemi di sicurezza è un tema in cima alle priorità di Washington in una fase in cui il mondo è incendiato dai conflitti. Il sospetto che nazioni come Cina e Russia possano infilarsi nel mercato delle informazioni riservate e usarle per condizionare i governi della sfera occidentale è alto. Bisogna far fronte comune contro una doppia minaccia: l'accesso a informazioni coperte per la sicurezza nazionale e la guerra cibernetica. Non solo di dossieraggi e mercato delle informazioni hanno parlato i capi delle due intelligence. Sul tavolo del bilaterale Italia e Usa anche la lotta al terrorismo, accendendo i riflettori su alcune associazioni legate a cellule jihadiste. In particolare il 7 ottobre scorso l'amministrazione americana ha annunciato una serie di sanzioni contro i finanziatori di Hamas.

Per la prima volta l'Office of Foreign Assets Control (Ofac) degli Stati Uniti, una divisione del Tesoro, ha incluso fra le entità colpite anche un'organizzazione italiana: l'Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese, con sede a Genova.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica