Europee 2024, l'Austria va a destra: avanti i nazionalisti dell'Fpo

Il valzer viennese delle europee 2024 è iniziato con un passo a destra. Secondo gli exit poll, i nazionalisti dell'Fpo sarebbero il primo partito col 27% dei voti. Perde voti il partito del cancelliere Nehammer

Europee 2024, l'Austria va a destra: avanti i nazionalisti dell'Fpo
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Il valzer viennese delle europee 2024 è iniziato con un deciso passo a destra. I primi exit poll dall'Austria mostrano del resto una tendenza piuttosto marcata: a crescere alle urne è stato il partito più conservatore e nazionalista in campo. Stando ai sondaggi registrati all'uscita dei seggi, nel Paese di Mozart a suonare la gran cassa è stato il movimento nazionalista Fpo che ha ottenuto il 27% dei suffragi. Per il Partito della libertà si tratterebbe di un successo storico, che per la prima volta lo renderebbe la prima forza politica della nazione. Se il buongiorno si vede dal mattino, in questo caso quello degli austriaci sarebbe un segnale piuttosto eloquente nei confronti della nuova Europa pronta a comporsi.

Se l'Fpo si attestasse davvero al 27% (il dato, lo ricordiamo, è il risultato dei primissimi exit poll), la crescita della destra nazionalista austriaca sarebbe considerevole. Nel 2019, infatti, il partito aveva ottenuto il 17,2% delle preferenze. A cinque anni di distanza e dopo una legislatura Ue trainata dai social democratici, il movimento crescerebbe di ben dieci punti. Il tutto, peraltro, a dispetto delle accuse - provenienti da sinistra - di strizzare l'occhio ai movimenti di ultradestra del Paese. Tra i temi centrali della campagna elettorale dell'Fpo, l'emergenza migranti, l'economia, la reazione a Bruxelles e lo scetticismo sulla guerra in Ucraina. Secondo una proiezione pubblicata da Foresight/ARGE Wahlen, i secondi classificati sarebbero i democristiani dell’Ovp (23,5%), ovvero il partito del cancelliere federale è Karl Nehammer.

Al momento la formazione, appartenente al Partito popolare europeo, si contenderebbe il secondo posto con i social democratici dell’Spo, ai quali è momentaneamente attribuito il 23% delle preferenze. La stampa austriaca sottolinea sin da ora il possibile crollo di voti per il partito del cancelliere Nehammer: l'Ovp nel 2019 aveva infatti ottenuto il 34,6% dei suffragi. Se gli exit poll fossero confermati, diversamente, il partito socialdemocratico austriaco confermerebbe - se pur con una non trascurabile flessione - i propri consensi (23,9% nel 2019).

Seguono Grune, il partito dei verdi, con il 10,5% (14,1% nel 2019) e il partito liberale Neos con il 10,5% (8,4% nel 2019). I risultati ufficiali saranno diffusi alle 23. A quel punto si capiranno con maggior precisione le percentuali, i vincitori e i vinti.

Quel che già emerge sin da ora è però una tendenza, che chiaramente dovrà essere confermata: l'Austria vira a destra ed è facile leggere questa tendenza come in termini di insoddisfazione rispetto alle politiche Ue degli ultimi cinque anni.

Stando agli exit poll divulgati a urne ancora aperte, i 20 seggi che spettano a Vienna nel Parlamento Europeo sarebbero così ripartiti: 6 a Id, 5 ciascuno a S&D e Ppe, due ciascuno a Verdi/Ale e Renew.

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