Dopo le minacce, la distensione. Come in un copione già visto a inizio novembre, all'indomani del caso Ocean Viking, la politica francese è passata nel giro di poche ore dal lanciare gravi accuse al nostro governo a tenere toni più concilianti. Emmanuel Macron, dopo aver inviato ieri a Bruxelles il suo ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, a minacciare l'Italia di non farsi carico dei migranti da ricollocare se Roma non dovesse accogliere le navi delle Ong, oggi invece su Twitter è apparso molto conciliante. Fino a definire "amico" il popolo italiano.
Il messaggio di Macron
Sulla propria pagina, il capo dell'Eliseo ha voluto ricordare un preciso anniversario. “Esattamente un anno fa – si legge – abbiamo suggellato l'unione tra i nostri due Paesi con un trattato”. Il riferimento è al trattato del Quirinale, suggellato il 26 novembre 2021 con la firma sia di Macron che di Mario Draghi, allora presidente del consiglio, dietro il forte input della nostra Presidenza della Repubblica.
“In questo giorno – ha poi concluso Macron – invio un messaggio di profonda amicizia al popolo italiano”. A dare ulteriore “solennità” al messaggio, anche il fatto che il post è stato scritto sia in lingua francese che in lingua italiana.
Esattamente un anno fa, abbiamo suggellato l'unione tra i nostri due Paesi con un trattato. In questo giorno, invio un messaggio di profonda amicizia al popolo italiano. pic.twitter.com/f7tXaya5pA
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) November 26, 2022
Il tutto a poche ore invece dal nuovo braccio di ferro con Roma. Ieri il rappresentante del governo francese alla riunione dei ministri dell'Interno dell'Ue, ha ammonito espressamente l'Italia di non dare più vita a casi come quello dell'Ocean Viking, la nave dell'Ong francese Sos Mediterranée sbarcato a Tolone il 9 novembre scorso.
I toni usati sono stati minacciosi. Secondo Parigi, il nostro Paese deve aprire i porti senza sé e senza ma alle navi cosiddette umanitarie, diversamente la Francia non si farà carico dei migranti da ricollocare secondo gli accordi già stretti in sede europea. Un “aut aut” di tutto punto, certamente in grado di stridere molto invece con i toni odierni usati da Macron.
Perché Macron ha fatto riferimento al trattato del Quirinale
Pace fatta quindi? Non proprio. La Francia già all'origine del caso Ocean Viking ha alternato messaggi politicamente forti contro l'Italia a messaggi più concilianti. Non solo, ma l'impressione è che Macron non abbia voluto ricordare il trattato del Quirinale solo per via del primo anniversario.
Il trattato in questione, comprendente undici articoli che toccano tutti gli ambiti più importanti della vita politica dei due Paesi, ha sancito la nascita di una collaborazione strutturale tra Italia e Francia. Da tanti è stato associato al trattato di Aquisgrana stretto da Parigi con Berlino negli anni precedenti. Inoltre, una forte spinta alla firma del trattato è arrivata dal Quirinale guidato da Sergio Mattarella.
Ricordando l'anniversario della firma del documento, Macron ha voluto quindi lanciare due messaggi. In primo luogo, il presidente francese ha voluto ricordare le strette relazioni tra Italia e Francia al netto di ogni divergenza politica e, sottinteso, a prescindere da chi siede a Palazzo Chigi.
In secondo luogo, l'Eliseo ha come indicato nel Quirinale il principale interlocutore con l'Italia. Anche se con l'esecutivo si litiga, sembra essere il concetto, il filo diretto con il Colle è la principale garanzia per Macron e per la diplomazia transalpina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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