
Tra le altre cose, Giorgia Meloni nel suo incontro con Donald Trump si è impegnata a portare al due per cento la spesa per la difesa. In realtà le cose non stanno proprio così. Il riferimento al 2 per cento del Pil da destinare alle spese militari è comparso, come impegno formale, per la prima volta nel 2006 in un vertice Nato di Riga, in Lettonia. Nel 2014 quella promessa prese sostanza in un patto che impegnava tutti i Paesi membri a destinare almeno quella cifra alle spese militari, per l'Italia la firma è quella dell'allora presidente del Consiglio Matteo Renzi. L'impegno è poi stato ribadito da tutti i successivi governi in occasione dei summit Nato: nel 2016 a Varsavia dallo stesso Renzi, nel 2018 e nel 2019 da Giuseppe Conte (rispettivamente a capo dei governi sostenuti da Lega e M5s e poi da M5s e Pd) e infine nel 2021 da Mario Draghi, durante un vertice a Bruxelles. Proprio in quest'ultima occasione, tra l'altro, i leader hanno ribadito in modo inequivocabile che «siamo individualmente e collettivamente decisi a migliorare la divisione dei costi e delle responsabilità tra i membri dell'alleanza». Ma alle parole non sono mai seguiti fatti: negli ultimi anni l'Italia ha aumentato il peso delle proprie spese militari rispetto al Pil, ma non abbastanza per raggiungere il 2 per cento deciso a livello internazionale. Nel 2014 il nostro Paese spendeva infatti l'1,1 per cento del Pil in questo settore, e la percentuale è salita fino a raggiungere l'1,6. Giorgia Meloni quindi non si è inventata nulla di nuovo né di bellicistico, a differenza dei suoi predecessori e in un contesto militare nuovo e carico di incognite ha deciso che è arrivato il momento di onorare gli impegni presi da altri per il bene e la credibilità dell'Italia. Serve trovare una decina di miliardi, non sono pochi ma sono il prezzo della libertà, della sicurezza e della credibilità internazionale.
Sostenere che sono soldi buttati è un discorso da bar sport, sarebbe come dire che sono inutili i sedici miliardi che ogni anno spendiamo per le forze di polizia. Non vorrei essere eccessivamente ottimista, ma vuoi vedere che stiamo diventando un Paese serio?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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