Mosca vuole mettere in carcere la reporter Rai. Tajani convoca l'ambasciatore

Stefania Battistini e l'operatore Simone Traini sono accusati dal Cremlino di avere attraversato illegalmente il confine della regione russa di Kursk. Il reato prevede fino a cinque anni di carcere

Mosca vuole mettere in carcere la reporter Rai. Tajani convoca l'ambasciatore
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Stefania Battistini e Simone Traini nel mirino della Russia. Mosca ha aggiunto nella lista dei ricercati il nome della reporter e dell'operatore Rai e quello del giornalista Nick Paton Walsh della Cnn. La cronista italiana è accusata dal Cremlino di avere attraversato illegalmente il confine di Stato nella regione russa di Kursk, dove un mese fa l’Ucraina ha sorpreso le truppe di Vladimir Putin. Il ministero dell’Interno russo ha reso noto che sono stati aggiunti anche Nicholas Simon Connolly della Deutsche Welle, Natalya Nagornaya dell'emittente tv ucraina 1+1 e i giornalisti ucraini Olesya Borovik e Diana Butsko, accusati di aver commesso il medesimo reato.

Immediata la replica della Farnesina. In una nota diramata sui suoi profili social, il ministro Antonio Tajani ha reso noto di aver fatto convocare l'ambasciatore della Federazione russa in Italia per “manifestare la nostra sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca di inserire la giornalista Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell'Interno russo”. La mossa di Mosca "rappresenta un atto di violazione della libertà d'informazione", la denuncia della Rai in una nota: "La giornalista e l'operatore hanno svolto in modo esemplare e obiettivo il proprio lavoro di testimoni degli eventi. La Rai continua a svolgere il proprio ruolo di Servizio pubblico anche grazie alla coraggiosa attività dei propri giornalisti e inviati e si riserva di operare in ogni sede per denunciare la decisione del governo russo a difesa della libera informazione e a tutela della propria giornalista e dell'operatore".

Lo scorso 17 agosto l’Fsb aveva annunciato l’apertura di un procedimento penale nei confronti della Battistini e Traini con l’accusa di "aver attraversato illegalmente il confine" con la Russia ed effettuato riprese video a Sudzha, nella regione russa di Kursk. Il giorno precedente, il 16 agosto, l'ambasciatrice italiana in Russia, Cecilia Piccioni, era stata convocata presso il ministero degli Esteri russo: gli uomini di Putin notificarono la protesta ufficiale di Mosca per l’ingresso illegale dei giornalisti italiani.

Complice il clima di alta tensione, la Rai decise di fare rientrare temporaneamente in Italia sia la Battistini che Traini

“esclusivamente per garantire sicurezza e tutela personale”. Ricordiamo che il codice penale russo prevede fino a cinque anni di carcere per il reato di "attraversamento illegale del confine di Stato della Federazione russa".

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