Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere che era stata emessa nell'agosto del 2016 a carico dell'allora senatore di Forza Italia Antonio Caridi. I difensori di Caridi, gli avvocati Carlo Morace e Valerio Spigarelli, sottolineano che "il provvedimento esclude la partecipazione di Caridi alla struttura segreta della 'ndrangheta, contestata nel processo Gotha in corso di celebrazione a Reggio Calabria". Il Riesame è stato chiamato a pronunciarsi dopo che nel dicembre scorso la Corte di Cassazione, per la seconda volta, aveva annullato con rinvio l'ordinanza confermativa del provvedimento di custodia cautelare. Gli avvocati di Caridi si "riservano ogni altro commento alla lettura della motivazione del provvedimento del Riesame", e ribadiscono "la ferma determinazione dell'imputato a far cadere ogni accusa nei suoi confronti".
Dopo 20 mesi trascorsi in carcere, insomma, ora Caridi può tornare in libertà. "Il mio caso - si sfoga a La Stampa l' ex senatore - dimostra che il sistema è sbagliato. Ci sono voluti 20 mesi e ben due sentenze di Cassazione per riconoscere che un' accusa gravissima, di far parte del gotha della 'ndrangheta non ha fondamento. Il Senato invece decise in pochi giorni senza avere neppure il tempo materiale di leggere e capire le carte.
In carcere ho compreso quanto può essere ingiusta la custodia cautelare che è sentenza senza condanna. Per me, oggi, è solo il primo passo, da libero, per dimostrare l' infondatezza dell' accusa".Nell' agosto 2016 M5S, Lega, Pd e Sel avevano autorizzato il carcere per il senatore.
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