Si torna a parlare dell'ipotetico viaggio a Mosca di Matteo Salvini. Qualche settimana fa, il leader della Lega aveva annunciato la sua intenzione di volare in Russia per provare a mediare il raggiungimento della pace in Ucraina. Tante le polemiche sollevate dalla sua volontà di fare da mediatore, tanto che alla fine Salvini ha dovuto rinunciare e mettere da parte l'idea. Quando le acque sembravano essersi calmate, ecco che, a poche ore dal voto di domenica 12 giugno, è arrivata una nota dell'ambasciata russa in Italia. Una nuova specifica che fornisce nuovi dettagli su quanto sarebbe accaduto nelle fasi iniziali della programmazione del viaggio. Un tempismo quanto meno sospetto per quella che ha tutta l'aria di essere una nota a "orologeria", pubblicata nel pieno del silenzio elettorale.
Il corpo diplomatico russo in Italia, infatti, ha reso noto di aver "assistito Matteo Salvini e le persone che lo accompagnavano nell'acquisto dei biglietti aerei" per il suo viaggio a Mosca previsto per il 29 maggio. Un'assistenza necessaria per "le sanzioni" che hanno sospeso i collegamenti Roma-Mosca e rendono difficile l'acquisto dei biglietti di Aeroflot dall'Europa. Dopo l'annullamento del viaggio "per motivi ben noti, alla fine ci è stato restituito l'equivalente della cifra spesa per l'acquisto dei biglietti aerei in euro (con rispettivi documenti comprovanti)". A Mosca "erano pronti a incontrare il rappresentante italiano al livello appropriato", spiega la nota dell'ambasciata russa.
Le polemiche attorno al viaggio di Matteo Salvini si sono susseguite per giorni e tutt'ora se ne trova qualche traccia online o su qualche giornale. In riferimento a questo, l'ambasciata russa nella sua nota specifica: "Non vediamo nulla di illegale in tutte queste azioni. Quanto alle speculazioni sui nomi di specifici dipendenti dell'Ambasciata, le riteniamo assolutamente inadeguate". Al momento dalla Lega non è stata diramata nessuna reazione ufficiale in merito alla nota dell'ambasciata russa da parte dei big del partito. Tuttavia, fonti qualificate della Lega sottolineano che la reazione di Mosca non coglie di sorpresa più di tanto, anzi, era quasi prevedibile. L'Adnkronos riferisce che le stesse fonti della Lega sottolineano "la tempistica della nota dell'ambasciata della Federazione russa Roma, alla vigilia delle amministrative e, soprattutto, del voto sui referendum sulla giustizia, fortemente voluti proprio dal segretario del Carroccio. Fonti vicine al dossier sui temi internazionali della Lega raccontano che la puntualizzazione è sembrata una sorta di messaggio ad orologeria nei confronti di Salvini, che ricorda quelli di certa magistratura che si fa sentire, guarda caso, proprio a ridosso di tornate elettorali importanti".
A stretto giro, subito dopo l'emissione della nota da parte dell'ambasciata russa, Lia Quartapelle, responsabile Esteri del Pd, ha attaccato: "L'ambasciata russa conferma il viaggio di Salvini e gli incontri programmati. Confermano anche di avergli pagato loro il biglietto. Cosa andava Salvini a fare a Mosca a spese della Russia? Non ci racconti la frottola che andava a fare la pace". Tuttavia, come si legge nella nota, quella dell'ambasciata al leader della Lega è stata un'assistenza necessaria per la risoluzione logistica e non un viaggio a carico della Russia. Inoltre, lo stesso Matteo Salvini nei giorni scorsi ha ribadito che a Palazzo Chigi fossero a conoscenza delle sue intenzioni: "Se ho parlato con Draghi della mia volontà di andare in Russia? Dei miei rapporti con l'ambasciatore russo ne ho parlato con tutto il mondo, con giornalisti, con Bruno Vespa, con tutti".
In una nota successiva della Lega si legge: "Matteo Salvini ha dato mandato ai suoi legali di querelare chi, a partire da media e politici, ha fatto o sta facendo insinuazioni e accuse a proposito del possibile viaggio a Mosca. A differenza di un gruppo editoriale che per anni ha distribuito in allegato 'Russia Oggi', la Lega non ha e non ha avuto accordi economici di alcun tipo con Mosca".
In merito alle spese del possibile viaggio, la nota aggiunge che "sono state interamente pagate dalla Lega, come confermato e spiegato chiaramente dall'ufficio stampa dell'Ambasciata della Federazione Russa in Italia. Nessun biglietto omaggio del Cremlino, quindi, e nessun 'viaggio pagato da Mosca'. Chiunque continuerà a sostenere il contrario ne risponderà nelle sedi opportune".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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