Accoltellato il guru della Silicon Valley. E Musk attacca: "Violenti subito liberi"

Ucciso a 43 anni Bob Lee, con un passato in Google e fondatore di varie start-up. Sotto accusa la crescita di violenza in città

Accoltellato il guru della Silicon Valley. E Musk attacca: "Violenti subito liberi"

Cammina per diversi metri con una mano sul fianco e il cellulare nell'altra. Lascia una scia di sangue dietro di lui. Poi si avvicina a una Toyota parcheggiata, con le luci di emergenza che lampeggiano. Solleva la maglietta, probabilmente per mostrare la ferita nel tentativo di cercare aiuto dall'autista. Cade per terra, si rialza, ricomincia a camminare e poi crolla di nuovo, stavolta senza più rialzarsi. Le telecamere di sorveglianza nei dintorni di Rincon Hill, il quartiere che ospita colossi come Google, Mozilla e Gap, hanno ripreso Bob Lee negli ultimi istanti di vita. Il fondatore di Cash App, servizio di pagamento via cellulare che è diventato una società tecnologica multimiliardaria, è stato accoltellato a morte ieri, intorno alle 2 del mattino, nel distretto finanziario della città. Aveva 43 anni, due figlie, ma non viveva più a San Francisco, dove era invece tornato per questioni di lavoro e alloggiava in un albergo della zona.

Lee era arcinoto nel vivace universo dell'impresa e della tecnologia californiana per il suo passato come responsabile tecnico di Square, azienda di servizi finanziari e di pagamenti via telefono con sede a San Francisco, e per i precedenti a Google, dove era tra i vertici della squadra che ha lanciato Android. Da qualche tempo era invece diventato capo prodotto di MobileCoin, una startup di criptivalute e pagamenti digitali. Non a caso, a commentare l'omicidio, sono stati in tanti nella Silicon Valley, compreso Elon Musk, che ha condannato «l'orribile crimine», denunciando il fatto che, «anche se i colpevoli vengono presi, spesso sono rilasciati immediatamente».

Al momento non c'è alcun fermo per l'omicidio. Lee ha fatto in tempo a chiamare la polizia nelle prime ore della mattina di giovedì - erano le 2.35 - per dire: «Sono stato accoltellato». La polizia ha spiegato che fornirà presto ulteriori dettagli sul caso, ma finora non ha aggiunto altro, tranne che Lee è stato trovato ancora vivo dopo la chiamata alle forze dell'ordine, è stato trasportato con un'ambulanza in ospedale, ma non ce l'ha fatta.

«Era una forza della natura - ha detto di lui l'ad di MobileCoin, suo attuale datore di lavoro - Era fatto per il mondo che sta nascendo in questo momento, era un figlio dei sogni, e qualunque cosa immaginasse, non importa quanto folle, la realizzava». Poi l'accusa: «Qualcosa non funziona nella nostra città grigia». E il sindaco, London Breed, di difende: «Stiamo dando la priorità alla sicurezza pubblica».

I dati sul crimine sono abbastanza stabili da un decennio a questa parte in California. Non ai livelli del 1992, quando i crimini violenti raggiunsero un picco (1115 per 100mila residenti). Ma nel 2020 la media era più alta di quella nazionale (387 per 100mila abitanti) e nel 2021 c'è stato un aumento del 7,7% degli omicidi rispetto all'anno prima e del +41,2% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Anche San Francisco ha visto un aumento della criminalità. Quest'anno, i dati della polizia riportano 12 omicidi in città, il 20% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (nel 2022 furono 56, come nel 2021).

Eppure, nonostante i problemi crescenti, tra senzatetto e spacciatori, la città è in fondo alla lista per omicidi con 6,9 ogni 100mila abitanti, secondo i dati di Fbi e polizia locale. Vanno peggio Los Angeles, Washington, Detroit, Miami, Chicago e molte altre americane.

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