"Questa notte non sarà breve". La Salis in tour tra centri sociali e presidi No Tav

Priva di ogni qualsivoglia cultura istituzionale, Ilaria Salis organizza tappe del suo tour nel giardino di Askatasuna e nel presidio No Tav in Val Susa

"Questa notte non sarà breve". La Salis in tour tra centri sociali e presidi No Tav
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Ilaria Salis è ancora in tour. Dopo gli appuntamenti di Roma e di Milano, l'europarlamentare di Avs ha lanciato due nuove tappe in Piemonte della sua tournee, una a Torino e una in Val Susa. Non due tappe come le altre, perché Salis pare voglia tenere fede al suo passato di esponente dei centri sociali milanesi, rendendo omaggio a uno dei più noti centri sociali italiani, l'Askatasuna, ben conosciuto alle cronache per le partecipazioni violente alle manifestazioni di ogni tipo. Ma non solo, perché Salis andrà anche al Presidio di San Didero, ossia una delle roccaforti del Movimento No Tav.

Può un eurodeputato legittimare centri sociali e presidi violenti, che si sono spesso resi protagonisti di scontri con la polizia e di devastazioni in città? L'inopportunità negli atteggiamenti di Ilaria Salis, a tre mesi dalla sua elezione, inizia a non essere più comprensibile. La sua elezione a rappresentante degli italiani in Europa richiede un certo senso di responsabilità verso tutti gli italiani, non è una elezione volta a portare avanti gli interessi e le lotte dei singoli deputati.

Nel volantino con il quale Salis ha annunciato la sua presenza non è indicato se sarà presente Zerocalcare, il fumettista che l'ha accompagnata nelle due precedenti tappe. Tuttavia, lui può essere considerato un "amico" sia dei centri sociali che del movimento No Tav, come si può evincere dalle sue partecipazioni alle feste da loro organizzate. Una pronuncia del Tribunale del riesame di Torino ha stabilito che gli esponenti di questo centro sociale, che occupa illegalmente uno stabile nel centro di Torino, "formano un'associazione per delinquere". All'inizio dell'anno, dal Comune di Torino si è cercato di legittimare la presenza di Askatasuna con un progetto finanziato da privati ma proprio perché il centro sociale non ha voluto lasciare il palazzo occupato, nonostante questa fosse stata messa come condizione imprescindibile, il progetto è saltato.

Askatasuna è anche attivo nella cosiddetta "lotta per la casa" tanto cara a Ilaria Salis, secondo la quale chi occupa avrebbe "tutto il diritto a una casa assegnata". Non è da escludersi, quindi, che anche da Askatasuna, così com'è già accaduto anche nelle altre due tappe.

Resta da capire quali saranno i temi che verranno esposti da Salis durante l'incontro presso i presidi No Tav, che anche negli ultimi giorni si stanno rendendo protagonisti di manifestazioni e tentati assalti dei cantieri.

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