Nessun passo indietro da parte di Antonio Razzi. Anzi, il senatore rivendica la Pascuetta con la "c". "L’ho scritto io, certo, quello è il mio profilo - spiega - l'ho fatto apposta con la mia lingua ufficiale: l’abruzzese".
Ai microfoni della Zanzara Razzi chiude il "giallo social" scoppiato, nell’ilarità degli amanti del genere, lunedì scorso. Dopo lo sgrammaticato augurio il senatore di Forza Italia offre l’interpretazione autentica del suo virale "Buona Pascuetta!". "Non è un errore di ortografia - rivendica Razzi - ma l’ho fatto di proposito.
Anzi, ho dovuto correggere il telefonino - precisa - perchè me lo scriveva direttamente con la ’q’. Da noi si dice così, la ’q’ non si sente".La morale ricalca l’ormai famoso slogan di battaglia: "Mi hanno dato dell’ignorante ma nun rumpeteme li cujuna. Non rompetemi i c...".
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