Adesso rispunta Fini: quella lettera sul caso Copasir

La discussione resta ancora accesa, ed ora intervengono inaspettatamente anche 4 ex presidenti della Camera: "La presidenza del Copasir spetta alla opposizione quale garanzia costituzionale"

Adesso rispunta Fini: quella lettera sul caso Copasir

Si continua ancora a discutere animatamente sul Copasir e sull'attribuzione della sua presidenza. Ad aggiungersi adesso al dibattito, oltre ai presidenti emeriti della Corte costituzionale, anche il quartetto composto da Pivetti, Bertinotti, Fini e Boldrini. La richiesta è sempre la stessa, assegnare la presidenza del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica all'opposizione, ossia a Fratelli d'Italia, anziché lasciarlo alla Lega.

Attriti per la presidenza

Attualmente il Copasir è presieduto dal leghista Raffaele Volpi. La discussione sulla poltrona del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica sta seriamente incrinando i rapporti all'interno del centrodestra. La presidenza della commissione parlamentare di controllo sui servizi segreti spetta infatti all'opposizione, ed attualmente la Lega si trova all'interno della maggioranza di governo. Il testimone dovrebbe passare a Fratelli d'Italia ma per ora nulla si muove. Volpi non si è dimesso, e FdI comincia ad innervosirsi.

Questa mattina il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia ha espresso la propria intenzione di rivolgersi alla Corte Costituzionale. "Ho sempre sostenuto che di fronte allo stallo istituzionale fosse necessario un ricorso alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione tra organi dello Stato, in particolare in questo caso parliamo di conflitto interorganico", ha dichiarato, come riportato da LaPresse. "Ritengo che il ricorso alla Consulta sia lo strumento più idoneo, anche alla luce della sua terzietà e a prescindere da come possa pronunciarsi. Se il ricorso sarà accolto, e la sentenza sarà positiva, non ci saranno più scusanti", ha concluso.

Duro il commento del deputato di Forza Italia Elio Vito, che su Twitter ha dichiarato: "Tutte scuse per non dimettersi. In caso (improbabile o impossibile) di mancata elezione di un nuovo presidente, presiederebbe il vicepresidente Adolfo Urso che come prevede la legge è di opposizione".

I quattro ex presidenti della Camera

A prendere inaspettatamente le parti di Fratelli d'Italia sul caso Copasir, anche Fausto Bertinotti, Laura Boldrini, Gianfranco Fini e Irene Pivetti, che in una lettera congiunta hanno espresso chiaramente la loro opinione: la presidenza deve passare a Fratelli d'Italia.

"La legge n.124 del 2007 è chiara e deve trovare immediata applicazione: la presidenza del Copasir spetta alla opposizione quale garanzia costituzionale, in una democrazia fondata sull’equilibrio dei poteri e sul rispetto dei diritti della minoranza", scrivono i quattro ex presidenti.

Insomma, la questione ha scomodato anche personaggi finiti un po' ai margini della politica, se si esclude Laura Boldrini. Irene Pivetti, presidente della Camera dal 1994 al 1996, aveva tentato senza riuscirci di ottenere un posto come eurodeputato col gruppo di Forza Italia.

Fausto Bertinotti, presidente della Camera dal 2006 al 2008, si è da tempo ritirato dai palazzi, e di Gianfranco Fini, presidente di Montecitorio dal 2008 al 2013, si sente ormai parlare abbastanza poco dopo la spinosa vicenda della casa a Montecarlo.

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