Oggi sarebbe dovuto tornare a casa, Adriano Scandellari, 57 anni, il dirigente di Enel Green Power che ieri è stato trovato morto al piano -9 della centrale di Suviana. Abitava a Roncaglia di Ponte San Nicolò, in provincia di Padova, con la moglie e le due figlie di 16 e 14 anni. Era un ingegnere elettronico e lavorava all'Enel dal 1993, da febbraio era nell'impianto emiliano per effettuare alcuni collaudi. Nell'aprile del 2023 era stato insignito del titolo di Stella al Merito del Lavoro e Maestro del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Da qualche tempo lavorava a Mestre e spesso l'azienda lo inviava all'estero. La notizia del ritrovamento del corpo ha sconvolto tutti nel suo paese, dove era ben inserito nella comunità ed era molto apprezzato umanamente e professionalmente. Fino all'ultimo si era sperato in un miracolo che purtroppo non c'è stato.
Lo stesso per Paolo Casiraghi, di Milano, che avrebbe compiuto 59 anni lunedì. Era un tecnico specializzato della Abb, la multinazionale svizzera operante nel settore della robotica e dell'energia. Una vita trascorsa nella zona nord di Milano, fra Niguarda e Bicocca, dove viveva in un appartamento ereditato alla morte del padre. Qui tutti lo ricordano come una persona molto disponibile e generosa, sempre sorridente. Era amante del calcio e aveva una passione per l'Inter. Viaggiava spesso per lavoro, al quale aveva dedicato tutta la sua vita, tanto da non aver messo su famiglia. Quando il suo nome era comparso tra quello dei dispersi, la sua azienda aveva spiegato che Paolo si trovava presso l'impianto di Bargi per assistere alla messa in servizio di due sistemi di eccitazione forniti da Abb e installati da Enel Green Power alla fine del 2023. Lunedì era partito da Milano per andare a controllare le turbine della centrale. Un amico ha raccontato di averlo sentito martedì, ma che il cellulare non prendeva bene perché era nel sottosuolo, che di lì a poco sarebbe diventato la sua tomba. Il suo corpo è stato trovato subito dopo quello di Scandellari, a poca distanza da lui. Il terzo disperso recuperato ieri è Alessandro D'Andrea, 37enne originario di Forcoli, in provincia di Pisa, dipendente della Voith Hydro di Cinisello Balsamo. Da tre anni si era trasferito in Lombardia con la compagna. Era appassionato di softair e di pesca. Anche lui un grande professionista con esperienze di lavoro all'estero. Con il ritrovamento del corpo di D'Andrea le vittime del disastro della centrale idroelettrica salgono a sei, ma si tratta di un numero destinato a salire perché si cerca ancora l'ultimo disperso e la possibilità di trovarlo ancora in vita, a questo punto, sono davvero poche. Si tratta di Vincenzo Garzillo, 68 anni di Napoli, dipendente della Lab Engineering.
Dopo una vita all'Enel, era andato in pensione un anno fa ed era diventato consulente di una società di ingegneria, la Lab Engineering di Chieti. I familiari stanno vivendo ore drammatiche. C'è chi non si muove da giorni dall'area a loro riservata nel cortile davanti alla centrale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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