Affiorano relitti in mare: il sottomarino è affondato. Lo strazio dei familiari delle 53 persone a bordo

Le squadre di soccorso hanno trovato un pezzo di siluro e una bottiglia di lubrificante

Affiorano relitti in mare: il sottomarino è affondato. Lo strazio dei familiari delle 53 persone a bordo

Bangkok. Il sottomarino indonesiano scomparso mercoledì scorso nelle acque a Nord dell'isola di Bali mentre stava conducendo un'esercitazione militare è affondato. Le squadre di soccorso impegnate in questi giorni nella ricerca hanno trovato diversi oggetti proprio dove è stata rilevata una fuoriuscita di petrolio vicino al punto di immersione. In particolare sono stati rinvenuti pezzi del meccanismo di lancio dei siluri, parte del tubo del refrigerante, una bottiglia di grasso utilizzata per oliare il periscopio e dei tappeti da preghiera dell'equipaggio.

«Dopo aver trovato alcuni detriti vicino all'ultima posizione nota, siamo passati dalla fase in cui ritenevamo che il sottomarino fosse scomparso a quella in cui pensiamo sia affondato», ha detto Yudo Margono, capo di Stato maggiore della Marina, facendo così perdere del tutto le speranze di trovare in vita i 53 membri dell'equipaggio a bordo. Speranze che si erano già affievolite nella notte tra venerdì e sabato quando, secondo le stime, si sarebbero dovute esaurire le riserve d'aria. In caso di arresto dei sistemi, infatti, la scorta di ossigeno all'interno è di circa 72 ore.

Il sottomarino da 1.395 tonnellate è il KRI Nanggala-402 fabbricato in Germania nel 1977 dalla società di costruzioni navali Howaldtswerke-Deutsche Werft (Hdw) ed è entrato a far parte della flotta indonesiana nel 1981. Nel 2010 è stato revisionato per due anni in Corea del Sud, nell'ambito di un programma di aggiornamento dei mezzi militari.

Le cause dell'incidente sono ancora ignote, ma «è possibile che durante la discesa statica si sia verificato un blackout e quindi si sia perso il controllo», aveva spiegato tre giorni fa Julius Widjojono, ammiraglio della Marina indonesiana. «In questo caso, le procedure di emergenza non possono essere eseguite e potrebbe essere precipitato sul fondale». Sarebbe stato localizzato a 850 metri di profondità. Il sottomarino scomparso ufficialmente ha la capacità di sostenere la pressione fino a 250 metri, anche se si tratta di valori indicativi, perché coperti da segreto militare.

La speranza a cui si aggrappavano i soccorritori era arrivata nella giornata di venerdì, quando un oggetto «ad alto magnetismo» non identificato e di cui non sono state date ulteriori informazioni in seguito, era stato ritrovato ad una profondità compresa tra i 50 ed i 100 metri. Ma si è trattato di un falso allarme.

L'area dove si sono perse le tracce del sottomarino è battuta per circa 10 miglia nautiche circa 34 chilometri quadrati da decine tra navi e mezzi aerei. Anche una imbarcazione della Marina australiana dotata di sonar e un velivolo Usa da pattugliamento marittimo si sono unite alle operazioni soccorso. La fregata Hma Ballarat e il Boeing P-8 Poseidon sono arrivati ieri in Indonesia. Altre unità navali sono in arrivo da Singapore, India e Malesia. Ma il fondale in quella zona è molto profondo e rende difficile qualsiasi intervento di recupero.

In passato, fra i più gravi incidenti simili c'è quello del K-141 Kursk, il mezzo nucleare russo impegnato in un'esercitazione nel mare di Barents, che è affondato nel 2000 con 118 membri dell'equipaggio.

Nel 2003, nel Mar Giallo, in circostanze ancora misteriose, sono morti 70 militari cinesi a bordo del sottomarino 361 del tipo 035 Ming. Più recentemente, nel 2017, un mezzo argentino con dentro 44 persone, si è inabissato nell'oceano atlantico meridionale.

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