«L'Europa si integra con il continente africano, noi dobbiamo cooperare per rispondere alle esigenze delle nazioni africane di crescere in termini di autosufficienza alimentare e di valorizzare le loro produzioni: attraverso questo si crea lavoro e ricchezza». Con queste parole il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha aperto il G7 Agricoltura a Siracusa che ieri si è aperto con un Forum per l'Africa, in merito alle strategie per aiutare i Paesi africani nelle produzioni agricole. «Abbiamo voluto un G7 aperto, che non vede i ministri chiudersi a parlare di quello che avviene fuori dalle mura, ma piuttosto condividere con le imprese, con i giovani le strategie per il presente ed il futuro», ha aggiunto Lollobrigida.
La riunione è stata anticipata ieri mattina dal G7 delle Organizzazioni agricole coordinata dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. «Il commercio internazionale deve essere equo e trasparente - ha affermato - ma per farlo abbiamo bisogno di accordi che rispettino le nostre diversità e difendano il reddito degli agricoltori, garantendo così ai cittadini cibo sano e di qualità». Tra i punti più rilevanti, si è espressa la preoccupazione per la crescente omologazione del cibo, criticando i cibi a base cellulare e promossi da pochi oligarchi globali. Coldiretti, in difesa della biodiversità e della sovranità alimentare, ha sottolineato l'importanza dei mercati contadini, evidenziando come rappresentino un canale diretto tra agricoltori e cittadini, valorizzando la biodiversità agricola non solo in termini economici, ma anche culturali. Ribadita, inoltre, la necessità di investire in innovazione e ricerca pubblica, strumenti essenziali per ottimizzare le risorse e migliorare la produzione agricola.
«L'obiettivo dell'Italia e di raggiungere i 100 miliardi di export agroalimentare attraverso accordi di libero scambio più equi e con regole di reciprocità», ha sottolineato Prandini. «La prospettiva degli accordi commerciali tra Europa e altri partner va rivisitata per tener conto delle significative differenze che negli standard separano l'Europa dal resto del mondo». Secondo il presidente di Coldiretti, «serve un sistema di regole condivise senza che ci sia concorrenza sleale su principi che in alcuni Paesi vengono vietati e in altri sono acconsentiti». Altro tema affrontato è la sfida dei cambiamenti climatici che hanno fortemente colpito il nostro Paese nell'ultimo anno con un danno che superato gli 8,5 miliardi di euro. «Rispetto a tutto questo servono anche forme di carattere assicurativo che mettono in garanzia il giusto reddito economico del lavoro dei nostri agricoltori che va ulteriormente valorizzato e rafforzato in quelli che sono gli accordi di carattere commerciale», ha concluso.
Considerato che il sistema della cooperazione «non sempre è stato virtuoso, dobbiamo immaginare soluzioni nuove, dobbiamo proporre e soprattutto dobbiamo realizzare», ha evidenziato Lollobrigida.
«Abbiamo proposto un piano per l'Africa dedicato a Enrico Mattei, credo che le nazioni più ricche non possano arrendersi all'idea di vivere in un mondo povero», ha concluso aggiungendo che «i valori dei Paesi del G7 sono rilevanti rispetto al rischio di tentativi antidemocratici nei Paesi in difficoltà che diventano facili prede; dobbiamo avere il coraggio di ripensare un modello, l'Africa ha bisogno di quello che abbiamo: formazione e innovazione».
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