Alfio Marchini, l'imprenditore che sfida Marino

Si è chiusa ieri la seconda Festa del cuore in un mix tra svago e politica di chi si oppone al sindaco della Capitale

Alfio Marchini, l'imprenditore che sfida Marino

Un mix di divertimento, sport e dibattiti politici. Per nove giorni il laghetto dell’Eur di Roma è stato il palcoscenico che ha ospitato tutto questo nell’ambito della seconda Festa del Cuore organizzata da Alfio Marchini. Un evento che non vuole fare concorrenza alle vecchie Feste dell’Unità o all’ormai nota Atreju, la manifestazione di destra che Giorgia Meloni organizza a Roma dal ’98, ma vuol essere un’occasione per testimoniare ai propri sostenitore la presenza sul territorio e offrire loro uno spazio dove passare del tempo con le famiglie.

Per il secondo anno consecutivo il noto costruttore romano, che nel 2013 tentò la sfida per il Campidoglio con una sua lista civica, ha dato, attraverso una serie di accordi con il Coni, la possibilità alle varie federazioni di sport minori di avere visibilità a titolo gratuito. Erano, infatti, presenti con vari stand la Federazione italiana golf, la federazione del tiro a volo (ma non solo) e in più occasioni si è esibito il Roberto Mariani, campione europeo Freestyle Moto d’acqua. Per i bambini è stata adibita un’area apposita di giochi d’acqua e una dove poter prendere mini lezioni di canottaggio e di scherma, mentre agli adulti è stata data la possibilità di praticare zumba fitness e di usufruire della cyclette. L’unico stand a pagamento è stato quello che consentiva di pranzare all’aperto con panini, patatine o insalate di riso. Nel corso delle nove giornate si sono tenuti una media di due o tre dibattiti al giorno sulle varie problematiche che riguardano Roma: dal degrado delle periferie alla corruzione e gestione delle municipalizzate., dal trasporto pubblico allo scandalo “Affittopoli”, sollevato in consiglio comunale proprio da Alessandro Onorato, capogruppo della lista Marchini. Tra i vari ospiti che si sono susseguiti sono intervenuti anche il Ministro dell'Interno Angelino Alfano e Antonio Tajani, vicepresidente del Parlamento Europeo oltre al presidente del Coni Giovanni Malagò e il critico d’arte Vittorio Sgarbi.

A chiudere la manifestazione è stata l’intervista di Antonio Padellaro al padrone di casa Alfio Marchini che, dopo aver ringraziato gli oltre 100 volontari e i nove centri studi che periodicamente avanzano proposte per la città, è andato al cuore dei problemi. “Roma è una città insicura e dobbiamo ristabilire la legalità”, ha detto Marchini puntando il dito contro i campi nomadi abusivi dove molto spesso si sviluppano i roghi tossici e contro il problema della prostituzione nelle strade. Marchini ha poi scaldato il suo auditorio contro il sindaco chiedendo provocatoriamente: “Avete mai sentito Marino fare autocritica?”, ricordando la devastazione del centro storico avvenuta dopo la partita Roma-Feyenord. Marchini nel suo sito internet rivendica con orgoglio il passato da partigiano comunista di suo nonno Alfio ma, poche righe dopo, ci tiene a precisare di non aver mai votato per il Pci anche se si definisce socio fondatore della fondazione “Italiani europei” di Massimo D’Alema. Per il governo della Capitale, però, sebbene venga tirato per la giacchetta sia dal Pd che dal centrodestra (Berlusconi ha più volte espresso parole benevoli nei suoi confronti), ci tiene a mantenere un’equidistanza tra i due poli. "Il nostro movimento - spiega Marchini - lavora sui contenuti e sulle proposte. Siamo una casa libera e aperta dove non ci sono correnti né tessere. Noi non abbiamo bisogno di nemici per affermare la nostra identità: i nostri nemici sono la disoccupazione, il degrado, l'insicurezza, l'illegalità diffusa, l'inefficienza dell'amministrazione".

Chi lavora per lui da anni come la venticinquenne Maria Beatrice Scibetta che coordina uno dei 9 centri studi (una sorta di assessorato ombra) è convinta che Marchini sia il vero anti-Marino: “In due anni i visitatori della Festa del Cuore sono raddioppiati e così anche il consenso verso la nostra lista civica. Questa è stata un’occasione per premiare chi ha lavorato a questo progetto politico e per confrontarsi sulle varie problematiche della città anche nel segno del divertimento e dello stare in famiglia”.

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