Altri candidati "riciclati" in lista: è ancora bufera sui 5 Stelle

Spuntano ex Pd ed ex FI tra i nomi della società civile in corsa per i collegi uninominali. L'ex Nuti: "Chi li ha scelti?"

Altri candidati "riciclati" in lista: è ancora bufera sui 5 Stelle

Continuano i "mal di pancia" e i malumori nel Movimento Cinque Stelle dopo la presentazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni politiche del 4 marzo.

Già il caso di Rinaldo Veri - l'ex ammiraglio già eletto consigliere comunale con un a lista civica che appoggiava il Pd - aveva agitato le acque, dopo le polemiche degli esclusi mai sopite.

Ma con il passare delle ore spuntano altri casi simili tra i candidati "esterni", quelli cioè scelti direttamente dai vertici del M5S per i collegi uninominali.

Come quello di Francesco Mollame, candidato a Marsala per il Senato. Peccato che nel 2008 aveva corso come sindaco di Partinico con l'Mpa di Raffaele Lombardo. "Ma chi ha scelto questo nome?", insorge l'ex M5S Riccardo Nuti, "I referenti di Di Maio, Corrao e Cancelleri, avranno controllato prima di evitare figuracce giusto?".

E poi c'è Gaspare Marinello, candidato oggi da Di Maio ad Agrigento per il Senato e nel 2008 dal Pdl alle amministrative di Sciacca. O Vittoria Casa, candidata con il M5S nel collegio uninominale a Bagheria ma ex assessore, già segretaria Pd e coordinatrice dei Dem.

A Bari, invece, nel mirino è finito Paolo Lattanzio, ex area Pd, mentre in Calabria è polemica per Silvia Vono, ex assessore nel 2014 a Soverato (Catanzaro) nella giunta di Ernesto Alecci (eletto con una civica di centrosinistra) oltre che ex presidente del circolo Idv locale. E in zona c'è chi la indica pure come molto vicina al partito di Renzi, tanto da aver sostenuto nel 2014 la candidatura di Flora Scuco in Consiglio regionale in una lista satellite del Pd e nel 20125 lo stesso Alecci eletto sindaco per un secondo mandato. "Sono una professionista dalla fedina penale immacolata, impegnata in durissime battaglie civili sul territorio, che mai ha chiesto nè ottenuto incarichi e favori da chicchessia", replica lei, "Ho sempre fatto il mio lavoro onestamente e in totale trasparenza, tanto che non ho mai nascosto di essere stata candidata in due liste civiche nel mio comune di residenza. Ricordo che fu il Pd di Soverato a corteggiarmi, proponendomi una candidatura a sindaco che io rifiutai, rigettando i metodi proposti per la formazione della lista. Ricordo ancora di essere stata candidata in una lista civica contrapposta al Pd. Non solo, voglio ricordare che l'attuale sindaco della mia città, oggi candidato renziano, solo poco prima della sua scesa in campo alla Camera ha chiesto e ottenuto la tessera di quel partito".

A Torino fa discutere poi la candidatura di Paolo Turati, candidato nel collegio uninominale della Camera, in passato vicino anche a Forza Italia.

Polemiche anche sul nome di Leonardo Franci, candidato del Movimento 5 Stelle all'uninominale della Camera per il collegio di Siena, per la sua presunta tessera con la Lega e le sue passate candidature alle amministrative nel valdarno aretino a sostegno del centrodestra.

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