Lo sfogo della dottoressa esclusa all'ultimo dalle liste del M5s

Illusa e scaricata. Barbara Silli, esclusa all'ultimo dalle liste del M5s, attacca i vertici grillini:“Ho creduto nell’onestà, ho creduto nei valori, ho creduto che si potesse cambiare qualcosa. Tutto falso”

Lo sfogo della dottoressa esclusa all'ultimo dalle liste del M5s

Dopo il ritocco al fotofinish delle liste M5s nei collegi plurinominali, una ex candidata denuncia il ricorso alla scolorina sugli uninominali. Ad accendere le polemiche è Barbara Silli che ha accarezzato la candidatura per un soffio. Reclutata all’ultimo per il collegio uninominale di Ivrea e “scaricata” alla vigilia della presentazione delle liste.

A denunciare l’accaduto è proprio lei con uno sfogo su Facebook. Tutto è cominciato due lunedì fa, quando è stata contattata dal Movimento 5 Stelle: “Cercavano una candidata civile per la loro lista uninominale alla Camera dei Deputati, la volevano laureata, presente sul territorio, pulita non coinvolta politicamente... e dal territorio era venuto il mio nome…”.

La Silli, originaria delle Valli di Lanzo e medico dell’ospedale di Lanzo Torinese, non c’entra nulla con la schiatta Di Maio ma ha tutte le carte in regola per incarnare il “nuovo corso” del Movimento. Siamo ad una settimana dalla consegna delle liste, il tempo per pensarci è poco e la burocrazia è tanta. La dottoressa accetta e si rimbocca le maniche. Avverte la famiglia, inizia a preparare la documentazione necessaria, il video di presentazione e le foto per il materiale elettorale. C’è tutto. Ma all’improvviso la segreteria del Movimento le assesta uno “schiaffo” e fa marcia indietro.

“Alle 10 di sabato… un messaggio… ho una brutta notizia da darti… un’ora dopo… telefonicamente… mi dispiace… hanno cambiato idea… hanno deciso di candidare un’altra persona… non laureata… non esperta… non immersa nel territorio come me… perché politicamente è stato scelto il territorio di Ivrea a quello delle Valli di Lanzo”. La persona che viene designata al suo posto è Valentina Pretato, attivista grillina per fede e reduce dalla debacle alle parlamentarie.

La Silli è incredula, delusa. “Ho creduto nell’onestà, ho creduto nei valori, ho creduto che si potesse cambiare qualcosa, davvero questa volta, davvero perché con me ci sarebbero state persone nuove persone pulite e persone con ideali puri e sinceri per migliorare mettendosi in gioco quello che spesso si critica guardandolo da fuori. Tutto falso”.

E attacca i vertici grillini: “Dall’alto sono arrivate direttive diverse, direttive che comandavano l’esclusione delle nostre Valli per il territorio di Ivrea... Mi hanno stravolto la vita in cinque giorni folli… e poi mi hanno detto... abbiamo cambiato idea…”

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