Amministrative, domenica si vota in Sardegna e in autunno in Emilia

Dopo le elezioni Europee e le amministrative in oltre 3800 Comuni, la campagna elettorale continua. Domenica si vota a Cagliari e Sassari, mentre in autunno la Lega cercherà di strappare l'Emilia Romagna alla sinistra

Amministrative, domenica si vota in Sardegna e in autunno in Emilia

"Siamo in una campagna elettorale permenante", è l'espressione più comune tra politici, politologi e commentatori della vita politica italiana. Esagerazione o verità?

Subito dopo le Politiche del marzo dello scorso anno si è votato per le Regionali in Friuli Venezia Giulia e in Molise, poi è stata la volta dell'Abruzzo, della Sardegna e della Basilicata. Sembrava finita qui ma alle porte c'era la grande sfida delle Europee del 26 maggio, data in cui in Piemonte si è votato anche per decidere il nuovo governatore. Ma non solo. In 3800 Comuni si è votato anche per eleggere il sindaco, mentre ieri c'è stato di ballottaggio in 136 città con oltre 15mila abitanti. Elezioni in cui si è registrata una forte avanzata della Lega e che, ogni volta, sembravano mettere in discussione l'alleanza gialloverde. Ormai è acqua passata, direte. Ormai la sbornia elettorale sarà finita, penserete. E invece, no. Domenica, ricorda il Corriere della Sera, sarà la Sardegna a tornare al voto per scegliere i sindaci di 26 città tra cui Sassari e il Cagliari, il capoluogo di Regione rimasto orfano dell'uscente Massimo Zedda che, dopo essere stato sconfitto alle Regionali, ha scelto di restare nel palazzo di via Roma per guidare l'opposizione al presidente "leghista" Christian Solinas. In autunno, invece, si voterà in Calabria sia per il Comune di Reggio Calabria sia per la Regione dopo che il governatore Mario Oliverio è stato investito da una serie di inchieste giudiziarie. Anche qui, al Sud, la Lega punta a incrementare il suo bacino elettorale, cresciuto, secondo l'Isitituto Cattaneo, già di 20 punti rispetto alle Europee del 2014.

Ancora più importanti saranno le Regionali in Emilia Romagna che Matteo Salvini proverà a strappare alla sinistra, forte delle vittorie a Ferrara e Forlì. Sempre tra il 2019 e il 2020 si voterà anche nelle altre roccaforti "rosse", Toscana, Marche e quell'Umbria che, a ogni tornata elettorale, si tinge sempre più di verde.

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