Anche Calenda schiera una filo Putin anti Ue. "Mi assumo la colpa"

La capolista a Caserta esalta Lukashenko e insulta sia la Von der Leyen sia Macron

Anche Calenda schiera una filo Putin anti Ue. "Mi assumo la colpa"

Carlo Calenda scivola sulla professoressa filo Putin e orsiniana. Il leader del Terzo Polo sempre pronto a bacchettare tutti non si accorge delle posizioni filo russe del suo capolista al Senato in Campania. Il caso scoppia nella città di Caserta: Stefania Modestino D'Angelo, capolista del Terzo Polo al Senato nel plurinominale Campania 2, con un passato nel Pd, finisce nella bufera per i suoi post sui social a favore di Putin.

«La politica a volte inciampa nella normalità. Ed è accaduto con me», aveva scritto la prof per festeggiare la candidatura. Ma scorrendo i post sul social network, le posizioni della candidata nella scorsa primavera sulla guerra in Ucraina sono parecchio distanti da quelle di Azione e Iv. Post che però la professoressa sta cancellando. Molti i commenti filo Putin, il sostegno a tesi complottiste e i complimenti agli interventi televisivi dei professori Alessandro Orsini e Donatella Di Cesare. «Sei proprio una fan», commenta un follower all'ennesimo post pro-Orsini della neo candidata di Azione. Apprezzamenti anche all'Anpi sulle responsabilità degli Usa nella guerra in Ucraina e pure il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko: «Bravo Lukashenko, sta facendo quello che l'Europa non è stata capace o non ha voluto fare per compiacere Biden». Infine anche un attacco alla presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen definita «la femme de chambre di Biden», mentre il presidente francese Emmanuel Macron viene bollato come «fattorino». Il leader di Azione in evidente imbarazzo si difende: «La signora in questione è stata segnalata dal territorio, è un'insegnante e giornalista impegnata nel sociale a Caserta. Errore nostro non aver verificato i post su politica estera. Me ne assumo la responsabilità. Stiamo gestendo la cosa».

Le scuse arrivano anche dalla prof: «Premesso che sono convintamente atlantista e europeista e che condanno appieno l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin non solo come pacifista, ma perché sono convinta che sia essenziale il valore della indipendenza dei popoli e degli Stati. Va aggiunto che ritengo utile alla democrazia la pluralità di pensiero e il diritto di esprimerlo liberamente senza censure. Devo, doverosamente, chiarire che capziosamente sono stati strumentalizzati alcuni miei post. Sono una sostenitrice del pensiero unico che deriva dalla mia formazione crociana e devo proprio a questo tipo di formazione la capacità di critica in un determinato contesto».

Il senatore di Fratelli d'Italia Giovanbattista Fazzolari attacca: «Calenda e Renzi candidano come capolista in Campania per il Senato una fan di Putin, che inneggia alla Russia putiniana contro l'Occidente e la Nato. È la conferma dell'ambiguità di questo presunto Terzo polo, famoso già per il sostegno a sanguinarie dittature legate all'integralismo islamico. Calenda e Renzi facciano chiarezza: ci spieghino se è un problema di selezione dei candidati o una scelta di posizionamento politico». E intanto non si placa la polemica tra Calenda e l'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, escluso dalle liste del Terzo Polo: «La mia candidatura era stata sostenuta da Renzi e Boschi fino alla fine; poi, di fronte alla sua irremovibile volontà di candidare al mio posto Costa, hanno abbozzato. Calenda lo sapeva benissimo e l'ha, dolosamente, occultato». E dunque, «la storia dell'autocandidatura e delle richieste è quanto di più lontano dal vero».

Il leader di Azione aveva spiegato così la vicenda della mancata candidatura: «Non vedo Albertini dall'epoca di Scelta civica, direi quasi dieci anni. Una settimana fa ha chiesto una doppia candidatura a Milano con un messaggio. Non essendo mai stato iscritto ad Azione, mi è sembrata una proposta quantomeno stravagante».

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