Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero fa discutere per le sue parole pronunciate nel giorno dell'anniversario della tragedia di Marcinelle in cui, nel 1956 persero la vita 132 minatori italiani. Il titolare della Farnesina ha fatto un paragone tra i migranti italiani in Belgio e i migranti che oggi sbarcano in Italia provenendo dall'Africa: "Oggi che siamo nei postumi della crisi economica, e che siamo di fronte alle sfide della migrazione, non dobbiamo dimenticare queste tragedie del passato che fanno parte di noi stessi, di quello che siamo stati e di quello che siamo". Poi sempre il ministro Moavero ha aggiunto: "Non dimentichiamo che Marcinelle è una tragedia dell’immigrazione".
Le sue parole hanno però innescato un'aspra polemica politica con Fratelli d'Italia che va all'attacco del titolare della Farnesina: "Il richiamo di Moavero o è inutile o è fuorviante rispetto alla necessaria azione per impedire una invasione di clandestini che con gli emigranti italiani non c'entra nulla. Il ministro degli Esteri eviti paragoni impropri e offensivi", ha affermato il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida. La linea sull'immigrazione portata avanti dal Viminale di fatto crea delle spaccature nella maggioranza. Se da un lato il premier Conte appoggia Salvini, dall'altro lato Fico marca le distanze: "Siamo diversi dal leader della Lega". E non è difficile immaginare anche uno scontro sulle parole di Moavero.
E al ministro degli Esteri ha risposto il Carroccio con i capigruppo Molinari e Romeo: "Paragonare gli italiani che sono emigrati nel mondo, a cui nessuno regalava niente nè pagava pranzi e cene in albergo, ai clandestini che arrivano oggi in Italia è poco rispettoso della verità, della storia e del buon senso". Lo scontro è aperto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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