Non solo Emmanuel Macron. Lo scontro del governo italiano contro le cancellerie europee sui migranti sta coinvolgendo diversi paesi e la chiusura dei porti decisa da Savlini polarizza lo scenario europeo. Da una parte Francia, Germania e Spagna. Dall'altra l'Italia e i Paesi di Visegrad, anche se non sempre sulla stessa linea.
Oggi Macron ha criticato aspramente l'Italia. E ha presentato un piano per l'immigrazione che non prevede l'apertura dei porti francesi, ma che anzi rischia di andare di traverso all'Italia. Il piano è chiaro: le le navi cariche di migranti dovranno sbarcare nel porto sicuro più vicino. Che il più delle volte è l'Italia o Malta.
Ma sono stati i toni utilizzati dal presidente francese ad aizzare lo scontro. "Ci si dimentica che la crisi migratoria non è a livello di quella del 2011 - ha sferzato Macron rivolgendosi all'Italia - Paesi come l'Italia non hanno gli stessi sbarchi dell'anno scorso perchè grazie alla cooperazione europea abbiamo diminuito gli sbarchi dell'80%". Dura la risposta di Salvini ("Arrogante") e quella di Di Maio ("sta per diventare il nemico numero uno").
Un affondo in vista del pre-vertice di domani è arrivato però in tarda serata anche dal premier spagnolo. "Ci sono governi, come quello italiano - ha detto Pedro Sanchez - che fanno un discorso anti-europeo e dove l'egoismo nazionale è più diffuso".
E ancora: "Ciò ha anche a che fare con la precedente mancanza di solidarietà da parte dell'Ue con un Paese che ospita mezzo milione di esseri umani che provengono dalle coste della Libia. Il modo migliore per combattere l'eurofobia è una maggiore integrazione"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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