È ancora polemica feroce all'interno della catena di comando dell'esercito russo. Il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha firmato un ordine per mettere sotto contratto del suo dicastero tutte le formazioni militari volontarie, tra cui quindi anche quelle mercenarie come la Wagner di Prigozhin. Ma il leader dei Wagner ha subito fatto sapere che non firmerà nessun accordo, prendendo la palla al balzo per attaccare, di nuovo, lo stesso Shoigu.
L'ordine del ministro, pubblicato sul sito ufficiale, è stato diramato per dare «un necessario status legale a tutte le formazioni che combattono per la Russia in Ucraina» ma avuto un effetto boomerang. Tramite Telegram infatti, Prigozhin è esploso in un attacco diretto. «Il Gruppo Wagner non firmerà alcun contratto con il ministero della Difesa russo, che è guidato da un ministro incapace di gestire correttamente le (sue) formazioni militari». Prigozhin, rispondendo a chi gli chiedeva informazioni su un decreto emesso da Shoigu attacca: «Gli ordini e i decreti che Shoigu emana si applicano ai dipendenti del ministero della Difesa e dell'esercito. La Wagner Pmc non firmerà alcun contratto con Shoigu». Elogiando i suoi uomini, Prigozhin sottolinea che «la maggior parte delle unità militari non ha questa efficienza, e ciò è dovuto proprio all'incapacità di Shoigu di gestire correttamente le formazioni militari.
Pertanto, ciò che egli scriverà con decreti o ordini, vale solo per il ministero della Difesa e per coloro che ne fanno parte. Cosa può succedere dopo quell'ordine, non ci verranno date armi e munizioni? Lo decideremo noi, come si dice, quando arriverà il tuono, verranno di corsa a portare armi e munizioni e a chiedere aiuto».
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