La Procura di Genova indaga su code e cantieri che da settimane paralizzano la Liguria. Il governo latita. Si muovono i magistrati. La procura del capoluogo ligure apre un fascicolo dopo una serie di esposti, in primis quello del presidente della Regione Giovanni Toti, per i disagi nel nodo autostradale ligure dovuti alle ispezioni nei tunnel e i cantieri con gli scambi di carreggiata. I magistrati hanno chiesto chiarimenti al ministero dei Trasporti e ad Aspi sulle tempistiche degli accertamenti e le modalità e sulla anticipazione della fine delle ispezioni e il differimento degli interventi meno urgenti. Piove sul bagnato: la società Autostrade per l'Italia è già alle prese con la revoca delle concessioni, dopo il crollo (nel 2018) del ponte Morandi. Ora arriva anche l'accertamento da parte della Procura su eventuali ritardi nelle ispezioni che avrebbero scatenato l'inferno sulle tratte autostradali della Liguria. Nell'esposto-denuncia inviato alla procura di Genova sulla situazione in cui versa il sistema autostradale ligure il presidente Toti aveva evidenziato che «le modalità di programmazione e svolgimento dei lavori poste in essere nelle ultime settimane sembrano improntate principalmente alla tutela di una accezione strutturale di sicurezza, legata cioè esclusivamente alla stabilità dell'infrastruttura, senza considerare che la sicurezza deve essere anche valutata nella sua accezione funzionale».
Nel fascicolo sono confluiti anche gli esposti delle pubbliche assistenze del Levante che lamentavano ritardi nell'assistenza ai pazienti e nel trasporto in ospedale con ambulanze e automediche bloccate nelle code. In attesa dell'esito dell'inchiesta, resta difficile la situazione sulle strade della Liguria. Ieri, dopo una mattinata con poche problematiche, sono ricominciati i disagi lungo le autostrade del nodo genovese con nove chilometri di coda in A26, tra il bivio Milano-Genova e Masone. Due i chilometri in A7, tra Busalla e Genova Bolzaneto, per il tratto chiuso. Pesanti le ripercussioni in città con serpentoni di tir e macchine incolonnate per cercare una uscita disponibile. Code anche nell'entroterra, lungo le provinciali. A Roma invece la Lega scende in piazza: «Oggi abbiamo manifestato davanti a Palazzo Chigi per denunciare l'insofferenza dei liguri nei confronti di Autostrade, delle code quotidiane, della mancanza di progettualità e del blocco da parte del governo sulle infrastrutture.
È fondamentale che nel prossimo decreto Semplificazioni vengano modificate le regole, che venga rivista la circolare del Mit che oggi sta bloccando la Liguria ma che presto bloccherà tutto il Paese» commenta il deputato della Lega e responsabile nazionale Infrastrutture Edoardo Rixi a margine della manifestazione organizzata dalla Lega «Governo blocca Italia».
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