Gli italiani presenti in Turchia sono stati tutti rintracciati dalla Farnesina e le famiglie hanno tirato un sospiro di sollievo. All'appello ne manca solo uno. È Angelo Zen, sessantenne, originario di Saronno, titolare di una ditta individuale che si occupa di manutenzione di macchine industriali. Stava lavorando in Turchia, a Kahramanmaras, la città con oltre un milione di abitanti che è stata individuata come epicentro del sisma. Probabilmente, al momento della potente scossa, si trovava in un albergo della città, al Sahra Hotel completamente distrutto dalle scosse. E ora il suo cellulare non risponde.
I soccorsi stanno incontrando difficoltà a raggiungere la zona. E anche lui potrebbe essere tra le vittime del terremoto che ha distrutto l'Anatolia e il nord della Siria. Ma online è stato lanciato l'appello di chi lo sta cercando: «Se qualcuno ha informazioni sull'hotel o sulla persona, si prega di informare».
Angelo in Turchia ci è andato per lavoro. È infatti un tecnico specializzato in macchinari per l'oreficeria. Ha una moglie, due figli. Con la famiglia ha vissuto prima a Romano d'Ezzelino, nel Vicentino, si era poi trasferito a Martellago, nel veneziano. Con i suoi cari ha parlato al telefono domenica sera prima che scoppiasse l'inferno in Turchia e Siria. Poi il silenzio.
Proprio uno dei figli di Angelo ha dato l'allarme dopo aver tentato inutilmente di mettersi in contatto con il genitore non appena sono giunte le notizie delle violente scosse. E sono ore di apprensione e di incertezza per tutti i cari di Angelo. Sia i figli Mirko e Leonardo che la moglie Patrizia Costarella non hanno neppure la forza di rilasciare dichiarazioni o commenti. La Farnesina conferma il disperso. E il ministro degli Esteri Antonio Tajani chiede a tutti rispetto: «Siamo in collegamento con la famiglia, abbiamo avuto la delega a dare tutte le informazioni. Siamo riusciti a contattare tutti gli italiani, manca solo uno fermo restando che non ci sono collegamenti telefonici né internet aggiunge lasciando uno spiraglio di speranza - Stiamo facendo di tutto per rintracciare il nostro connazionale - aggiunge Zen lavorava in Turchia nel settore delle macchine. Probabilmente era in contatto con imprese turche per organizzare vendite».
Solo il sindaco di Martellago rilascia due parole sul suo concittadino: «Conosco Angelo Zen, la famiglia è molto nota e abita qui da diversi anni. Avevo aiutato la moglie qualche anno fa per una questione legata a dei documenti. Speriamo che sia stato soltanto un problema di contatti con la famiglia e che Angelo sia ancora vivo».
Gli altri italiani presenti in Turchia stanno invece tutti bene. Nella zona dove c'è stato il sisma più forte, ci sono 21 italiani che sono stati raggiunti dalle autorità italiane per verificarne lo stato di salute. «Stanno tutti bene» ha confermato il ministro Tajani. Come non hanno avuto problemi gli altri 168 che vivono in una zona più allargata, dove le scosse non sono state così devastanti. «Dagli incroci che abbiamo fatto ci risulta che non hanno avuto problemi».
Tra le vittime c'è invece una studentessa della Sapienza. Si chiamava Nesrin Kara e a dare la brutta notizia, attraverso i suoi canali social, è la rettrice del primo ateneo romano, Antonella Polimeni.
«L'intera comunità della Sapienza esprime il più sentito cordoglio per la tragica scomparsa della nostra studentessa», scrive, allegando una foto sorridente e piena di vita della giovane davanti alla facoltà di Medicina e Psicologia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.