Annega tra le onde. E intanto lo derubano

Si tuffa in mare, si sente male, muore annegato e qualcuno provvede a derubarlo

Annega tra le onde. E intanto lo derubano

Si tuffa in mare, si sente male, muore annegato e qualcuno provvede a derubarlo. È successo a Nettuno, litorale Sud di Roma intorno verso le 19.30 di sabato. Un passante ha visto il corpo dell'uomo sulla battigia e ha allertato immediatamente il 118. I soccorritori, però, non hanno potuto fare niente per salvare la vita al bagnante, già morto a causa di un arresto cardiaco in seguito ad annegamento.

Sulla spiaggia è stato ritrovato lo zaino della vittima, ma all'interno c'erano soltanto alcune bottiglie di alcolici. Nessun documento, nessun portafoglio, probabilmente rubati entrambi da qualche sciacallo. Una storia tragica e sconsolante che mette amarezza oltre che tristezza.

Il cadavere, stando a quanto si è appreso, non è stato ancora identificato. Ma sulla vicenda stanno indagando gli agenti del commissariato di Anzio. Tuttavia, secondo quanto riportato dal quotidiano «Roma Today», la vittima sarebbe un cittadino moldavo di quarantacinque anni che, secondo le prime ricostruzioni, si trovava in spiaggia da solo al momento della tragedia. Avrebbe bevuto qualche birra e poi avrebbe deciso di tuffarsi in mare. In acqua si sarebbe sentito male improvvisamente. La procura ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima per accertare le cause del decesso.

Sempre a Nettuno, nella giornata di ieri sono stati bloccati dalle forze dell'ordine due giovanissimi che in gergo si definiscono «topi da ombrellone».

I ragazzi, di tredici e quindici anni, entrambi stranieri, avevano rubato lo zaino di un bagnante. Sono stati intercettati dai poliziotti nella zona di Cretarossa. Hanno provato a scappare, ma sono stati bloccati e lo zaino è stato riconsegnato al legittimo proprietario.

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