Appello ai tedeschi: "Fate sacrifici"

Il presidente Steinmeier: "Limitare la vita privata come mai prima". Anche Londra chiude

Un Natale del passato in Germania
Un Natale del passato in Germania

Affrontare il problema con onestà, infondere sicurezza, dimostrare empatia. Sono queste le tre leve utilizzate dal presi-dente della Germania Frank-Walter Steinmeier in un messaggio rivolto ai suoi concittadini. Di norma il presidente federale tiene un profilo defilato e Steimeier non fa eccezione. È vero però che in situazioni eccezionali il capo dello Stato può ritenere utile far sentire la propria voce. Così, alla vigilia di un passaggio delicato come il ritorno della Germania a un lockdown totale, Steinmeier si è rivolo ai tedeschi annunciando che «da mercoledì la nostra vita pubblica privata sarà limitata come mai nella storia tedesca». Domenica mattina, dopo una riunione d'emergenza fra il governo e le 16 amministrazioni dei Länder, Angela Merkel ha informato i tedeschi che dal 16 dicembre al 10 gennaio si sta a casa: per sostenere i tanti ospedali tedeschi in affanno l'esecutivo ha chiuso le scuole che pure Merkel aveva tentato in tutti i modi di lasciare aperte e tutti gli esercizi commerciali non essenziali. I contatti interpersonali restano ridotti all'osso mentre all'orizzonte c'è lo spettro del coprifuoco dalle 21 alle 5, come per esempio in Baviera dove il virus è fuori controllo. «Se già adesso la nostra sanità è al limite, vuol dire che gli sforzi finora messi in atto non bastano», ha spiegato Steinmeier. Il Covid-19 non è andato via «ma non siamo alla mercé del virus: dipende da noi e sappiamo cosa dobbiamo fare». Al primo posto, ha ribadito il presidente, dobbiamo ridurre i contatti «in maniera radicale» per abbassare il numero delle infezioni e tenerlo a un livello basso. Cercando poi di non far apparire le nuove restrizioni come un diktat imposto dall'alto, Steinmeier ha invitato ciascuno «a chiedersi cosa può fare per proteggere se stesso e gli altri». Dalla sua Steinmeier ha un dato: la fondazione Hans Blöcker ha rivelato l'esito di un sondaggio secondo cui il numero di coloro che in Germania credono che la pandemia sia frutto di un complotto è calato di un terzo a metà dicembre rispetto a giugno. Ma la Germania sta comunque chiedendo molto ai suoi cittadini: queste misure, ha riconosciuto il capo dello Stato, «fanno sentire soli e deprimono l'umore». Aver cancellato il Natale, un periodo di calore umano che aiuta ad affrontare il lungo inverno nordico, non sarà facile, eppure Steimeier vede la luce in fondo al tunnel: «Le celebrazioni possono essere recuperate, amici e parenti saranno felici di ricevere regali in seguito».

Il presidente non è il solo ad aver parlato di regali. Il ministro dell'Economia Peter Altmaier, il cui compito istituzionale è far correre la locomotiva tedesca, ha invitato i suoi concittadini ad acquistare «solo ciò di cui hanno veramente bisogno, come i generi alimentari». Un appello lanciato dalle pagine della Bild per evitare resse nei negozi negli ultimi due giorni (ieri e oggi) in cui lo shopping è ancora possibile. La locomotiva non si fermerà per così poco, ha assicurato Altmaier dicendosi «relativamente sicuro» che il paese non entrerà in recessione come successo la scorsa primavera. I governanti tedeschi, insomma, utilizzano molto realismo in una situazione non evitabile. La Germania fa scuola diventando il primo paese ad aver annunciato un lockdown totale.

Londra e alcune aree dell'Inghilterra meridionale entreranno dalla mezzanotte di oggi nel livello 3 di restrizioni, il più duro: vietati gli incontro al di fuori dal gruppo familiare. Scuole, negozi e parrucchieri potranno però restare aperti.

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