Armi, il sì segreto di Biden. Mosca: "Deterrenza atomica"

Il Presidente avrebbe dato il via libera a Kiev per colpire terre russe. L'incontro con Macron l'8 giugno. Patto Usa-Ucraina al G7 italiano

Armi, il sì segreto di Biden. Mosca: "Deterrenza atomica"
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Gli alleati Nato si riuniscono a Praga mentre aumentano le richieste per consentire a Kiev di utilizzare armi occidentali in Russia, e funzionari Usa rivelano che Joe Biden ha segretamente autorizzato l'Ucraina a impiegare le armi americane, ma solo nell'area vicino a Kharkiv e non a lungo raggio. Le fonti hanno riferito a Politico che «il presidente ha di recente ordinato al suo team di garantire che l'Ucraina sia in grado di utilizzare le armi statunitensi a Kharkiv a scopo di controffensiva», mentre la politica di non consentire attacchi a lungo raggio all'interno della Russia «non è cambiata».

Il summit informale dei ministri degli Esteri dell'Alleanza è concentrato proprio - oltre che sulla preparazione del vertice di luglio a Washington - sul tema delle armi all'esercito di Zelensky, e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha fatto nuovamente pressione per eliminare le restrizioni attuali. «Mosca ha invaso l'Ucraina violando il diritto internazionale, e secondo questo, gli ucraini hanno diritto a difendersi. Ciò comporta colpire obiettivi militari legittimi in Russia», ha ribadito, sottolineando inoltre che «alcuni alleati non hanno mai imposto restrizioni, come il Regno Unito con i missili da crociera, per cui è qualcosa che sta già avvenendo». «Le sfide che affronta l'Ucraina sono molteplici e può ancora prevalere, ma solo con un sostegno costante e solido della Nato», ha aggiunto.

Alcuni membri dell'Alleanza - Finlandia, Svezia, Paesi Baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Canada e Francia - ritengono che Kiev abbia il diritto di usare le proprie armi per colpire obiettivi militari in Russia. «Stiamo facendo passi avanti sulla rimozione delle restrizioni», ha detto il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Jan Lipavskì, chiedendo «a tutti gli alleati di avere una strategia unica sulla deterrenza della Russia». Gli Stati Uniti sono stati sinora riluttanti a eliminare i limiti per il timore che questo possa trascinarli più vicini al conflitto diretto con Mosca, ma quanto rivelato da Politico rappresenta un'importante inversione di rotta dell'amministrazione, determinata dall'avanzata delle truppe di Vladimir Putin. Il segretario di stato americano Antony Blinken, da parte sua, ha attaccato i tentativi russi di seminare discordia nelle democrazie occidentali attraverso la disinformazione.

Il presidente Putin ha avvertito che ci sarebbero «gravi conseguenze» se i Paesi occidentali dessero tale approvazione e il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha precisato che «negli ultimi giorni e settimane i membri della Nato, gli Usa e le capitali europee sono entrati in una nuova fase di escalation delle tensioni». Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, da parte sua, ha spiegato che Mosca è pronta ad adottare misure nel campo della deterrenza nucleare se gli Usa schiereranno missili a medio e corto raggio in Europa e nella regione Asia-Pacifico.

Secondo quanto dichiarato da funzionari statunitensi al Financial Times, intanto, Washington sarebbe vicina a firmare un patto di sicurezza bilaterale con Kiev, un'intesa che Zelensky e Biden dovrebbero siglare a margine della

riunione del G7 in Italia. Prima del vertice, il presidente americano sarà invece in Normandia il 6 giugno per le commemorazioni dell'ottantesimo anniversario dello sbarco, e poi all'Eliseo da Emmanuel Macron l'8 giugno.

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