Il miliardario arabo americano Tom Barrack, amico stretto dell'ex presidente Donald Trump da oltre 30 anni e presidente del Comitato inaugurale, quello che ha organizzato la cerimonia di insediamento di The Donald del 2017, è stato arrestato con l'accusa di aver agito come agente straniero per conto degli Emirati Arabi Uniti e di avere fatto segretamente lobbying per alcuni Paesi del Golfo, fra cui gli Emirati e l'Arabia Saudita. Ad annunciare l'arresto è il Dipartimento di Giustizia americano: secondo le accuse, Tom Barrack avrebbe tentato di promuovere gli interessi degli Emirati Arabi Uniti influenzando le posizioni di politica estera della campagna di Trump nel 2016 e, in seguito, le posizioni di politica estera della nuova amministrazione americana.
Nei confronti di Barrack, la Corte federale di New York ha emesso sette capi d'accusa per aver agito come agente degli Emirati Arabi Uniti tra l'aprile del 2016 e l'aprile del 2018. Il magnate 74enne è anche accusato di ostruzione alla giustizia e di aver rilasciato false dichiarazioni agli agenti federali il 20 giugno del 2019.
Secondo l'accusa, Barrack (e con lui altri due uomini, Matthew Grimes di Aspen, in Colorado e Rashid Sultan Rashid Al Malik Alshahhi, cittadino degli Emirati Arabi Uniti) avrebbe sfruttato il suo status di consigliere esterno della campagna di Trump per «favorire gli interessi e fornire informazioni agli Emirati Arabi Uniti» e per influenzare la campagna presidenziale, l'opinione pubblica e il governo degli Stati Uniti.
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