Arrestato l'assassino della tabaccaia: incastrato dal cellulare

Ora ha un nome e un volto l'assassino di Franca Marasco, la tabaccaia 72enne

Arrestato l'assassino della tabaccaia: incastrato dal cellulare
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Ora ha un nome e un volto l'assassino di Franca Marasco, la tabaccaia 72enne amata da tutti e amica di Zdenek Zeman uccisa il 28 agosto scorso. Aveva cambiato gli abiti subito dopo, abbandonando in un sacchetto di plastica gli indumenti usati al momento dell'omicidio. Poi aveva venduto il cellulare rubato alla vittima e si era dato alla fuga. Direzione Napoli.

È stato rintracciato proprio grazie alle tantissime telecamere pubbliche e private nella zona, alle intercettazioni e ad alcuni testimoni Moslli Redouane, 43enne marocchino che all'ora di pranzo di quel giorno di fine agosto ha ucciso la donna, titolare di una tabaccheria a Foggia. L'uomo è stato bloccato a Napoli nella zona della stazione ferroviaria e, una volta condotto a Foggia, è stato interrogato tutta la notte. Dopo ore sotto torchio ieri l'uomo - che era destinatario di un decreto di espulsione dall'Italia per alcuni reati ma risultava sempre irreperibile in varie città - ha confessato, affermando però di non avere avuto intenzione di uccidere. Secondo quanto riferito dal legale dell'uomo, il 43enne era a Foggia dall'11 luglio scorso, era impiegato come bracciante agricolo nelle campagne di Torremaggiore e viveva in un dormitorio in città. Conosceva quella tabaccheria e nel primo giorno di riapertura dalle ferie ha deciso di andarci. Secondo il suo avvocato, l'uomo - in difficoltà economiche, «armato di coltello - ha puntato il coltello alla gola della vittima, ferendola una prima volta «perché la donna si sarebbe mossa». Poi avrebbe tentato di portar via soldi, 75 euro, presi dalla cassa, ma Franca avrebbe cercato di bloccarlo e l'uomo l'avrebbe ferita al torace con il coltello dalla lama appuntita. Poi la fuga, finita a Napoli. Per il legale «si è trattato di una rapina finita in malo modo, poiché non ha saputo gestire la situazione e non aveva alcuna volontà di uccidere la vittima».

Nei prossimi giorni si terrà l'udienza di convalida e saranno riscontrate le dichiarazioni fornite con il completamento delle indagini preliminari. Moslli Redouane - accusato di omicidio e rapina aggravata - ha infatti dato il consenso agli accertamenti e al prelievo del proprio dna e si attendono i risultati per le prossime ore. Il movente dunque confermerebbe la pista iniziale battuta dagli inquirenti, anche se nelle ultime ore per gli investigatori si erano aperte altre ipotesi - come presunte pressioni ricevute recentemente da Franca, forse legate alla sua attività.

In questi giorni la 72enne è però diventata l'ultimo simbolo della parte sana della città devastata dalla criminalità, forse perché da quella saracinesca sono passati in tantissimi. Soprattutto, però, ha accolto per decenni migliaia di cittadini, che ora la ricordano con le lacrime agli occhi.

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