Arrivati i Patriot in Ucraina. E Biden prepara altri missili. Controffensiva dal 9 maggio

Il 9 maggio la Russia festeggia la vittoria della Grande guerra patriottica, com'è ribattezzata da quelle parti la Seconda guerra mondiale

Arrivati i Patriot in Ucraina. E Biden prepara altri missili. Controffensiva dal 9 maggio

Il 9 maggio la Russia festeggia la vittoria della Grande guerra patriottica, com'è ribattezzata da quelle parti la Seconda guerra mondiale. Per la ricorrenza Kiev vorrebbe spazzare via la retorica nazionalista di Putin per dar vita alla controffensiva, rispondendo per le rime agli invasori, che proprio in occasione del 9 maggio dello scorso anno mettevano in ginocchio Mariupol e il battaglione Azov. Le grandi manovre guidate dal comandante Zaluznyj rimangono un segreto custodito da pochissime persone tra i vertici ucraini, ma Zelensky non vede l'ora di rovinare la festa di Mosca. A rivelare la data del contrattacco sono fonti vicine all'Skw, il servizio per il controspionaggio militare polacco, ma la vice ministra della Difesa di Kiev, Hanna Malyar, smentisce, spiegando che «non è corretto parlare in modo restrittivo di una controffensiva, perché sarà un enorme complesso di varie azioni e misure che le forze armate dell'Ucraina stanno attualmente già svolgendo».

Con il trascorrere dei giorni sembra sempre più probabile che Kiev voglia attaccare a Sud, a Zaporizhzhia e Kherson, sfondando le linee nemiche per raggiungere il Mar d'Azov, tagliando la lingua di terra tra Donetsk e la Crimea. Sarebbe un duro colpo per gli invasori che nel frattempo hanno eretto fortificazioni lungo tutta la linea del fronte, utilizzando i «denti di drago», blocchi triangolari di cemento conficcati nel terreno. Kiev prova a mostrare i muscoli, aggrappandosi ai limitati avanzamenti ottenuti dalle forze russe nella regione di Donetsk, tra le rovine di Bakhmut e in direzione di Avdiivka, ma soprattutto confidando nell'arrivo di nuove armi.

L'esercito ucraino ha ricevuto ieri i primi sistemi di difesa aerea Patriot (da Usa, Olanda e Germania), in grado di neutralizzare bersagli a una distanza di 150 km. Washington però raddoppia, annunciando un nuovo pacchetto per 325 milioni di dollari. L'ennesima fornitura includerà fra l'altro munizioni per i sistemi lanciarazzi Himars e mine anticarro. Altri sistemi di difesa sono stati consegnati dalla Germania, mentre la Corea del Sud potrebbe aprire i suoi arsenali, come rivela il premier Yun Sok-Yeol, nel caso di un attacco russo contro i civili. Ma non finisce qui, perché Zelensky chiederà forniture urgenti di missili terra-aria alla riunione di domani del Gruppo di contatto sull'Ucraina a Ramstein.

Il possibile coinvolgimento di Seul potrebbe dar vita a una pericolosa escalation nel Pacifico. Ieri l'ambasciatore coreano a Mosca Lee Yun-Ho è stato convocato al Cremlino. Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, puntualizza che «l'invio di armi a Kiev trasforma Seul in parte attiva della guerra», mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Medvedev minaccia di dotare Pyongyang di missili «non per rappresaglia, ma per bilanciare il conflitto». Va sottolineato, come riportato dall'emittente tv Channel 5, che Mosca starebbe pianificando un sabotaggio nei mari europei in preparazione di una possibile grande guerra con l'Occidente. Attività illegali sono state denunciate nei Paesi scandinavi. Il conflitto però, lo rivela un'inchiesta di Bloomberg, ha reso la Russia dipendente dalle tecnologie cinesi.

Tra intimidazione, promesse, timori e aspettative, la guerra prosegue, e nel 420° giorno di battaglia Zelensky si è recato in visita a Volyn, al confine dell'Ucraina con la Bielorussia e la Polonia per incoraggiare le guardie di frontiera. Nel frattempo le unità d'assalto aviotrasportate di Mosca hanno occupato tre quartieri nella parte nord-occidentale, centrale e sud-occidentale di Bakhmut.

Nella regione di Kharkiv i russi hanno provocato la morte di due civili in un raid aereo sulla città di Vovchansk, bombardando anche Petropavlivka e Dvorichna. Si registrano 37 raid aerei e altri 57 blitz a Zaporizhzhia, Odessa e Kherson.

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