Conte non è ancora salvo. Tra meno di una settimana, infatti, potrebbe ripetersi il difficile voto di fiducia al Senato. Questa volta, al centro, ci sarà la relazione sulla situazione Giustizia del ministro Alfonso Bonafede. Mercoledì 27 gennaio, la Camera dovrà esprimere il suo voto, mentre la votazione del Senato non è stata ancora calendarizzata (ma solitamente si tiene lo stesso giorno o quello dopo).
Italia Viva "voterà contro la relazione del ministro", ha già annunciato Matteo Renzi, che ancora una volta rischia di mettere in ginocchio l'esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte. Il voto contrario è stato confermato anche dal deputato Iv Luciano Nobili, come rivelato da Lapresse, che lo ha intercettato a Montecitorio: "Certo che voteremo contro la relazione di Bonafede. Abbiamo pazientato anche troppo- avrebbe detto- Se hanno intenzione di trovare un accordo serio con noi bene, altrimenti il governo ha le ore contate". Al momento, infatti, l'intenzione è quella di votare "no" alla relazione di Bonafede: "O accade un fatto politico e si avvia un vero dialogo- ribadisce Nobili- oppure voteremo contro".
Come precisa Italia Oggi, la data è stata "messa nel mirino" anche dagli esponenti del centrodestra, che potrebbero approfittare della situazione per sferrare un altro colpo all'esecutivo. "Conte non li ha 10 giorni per allargare la maggioranza- ha detto un esponente del centrodestra, secondo quanto riferito da AdnKronos- Alla Camera ovviamente non ci sono problemi, ma a palazzo Madama, tolti i senatori a vita e se Iv conferma che voterà contro, il governo va sotto". Preoccupazioni anche da parte della maggioranza che, stando alle fonti sentite da Italia Oggi, avrebbero confermato: "Il governo non ha nemmeno dieci giorni per reclutare 'costruttori', il timer è già scattato e la bomba a orologeria rischia di esplodere la prossima settimana".
I numeri, infatti, parlano chiaro. Se i senatori di Iv voteranno in blocco per il no, l'opposizione raggiungerebbe quota 156: lo stesso numero raggiunto attualmente dalla maggioranza, stando all'ultima votazione. Ma nella conta dei 156 sono compresi tre senatori a vita (Mario Monti, Liliana Segre ed Elena Cattaneo) e due ex FI.
Secondo i calcoli di Italia Oggi, quindi, i numeri della maggioranza potrebbero scendere a 154-155, mentre l'opposizione potrebbe raggiungere quota 157-158. Ma con queste cifre il governo rischia di affondare. "L'incidente è sicuramente dietro l'angolo", ha confermato Nobili a Lapresse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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