Nuove accuse di Asia Argento, che figura nella lista delle decine di star violentate o molestate dal produttore americano Harvey Weinstein. L'attrice italiana twittando sull'hasthag #quellavoltache lanciato dal Corriere della Sera per raccogliere le denunce delle donne italiane, ha raccontato «#quellavoltache un regista/attore italiano tirò fuori il suo pene quando avevo 16 anni nella sue roulotte mentre parlavamo del personaggio». Non è nemmeno detto che l'episodio citato dall'attrice - che fa intuire si parlasse di una parte a lei destinata - si riferisca a qualcuno con cui ha davvero fatto un film. L'attrice romana denuncia anche che a 26 anni «un grosso regista statunitense (con il complesso di Napoleone) mi dette la droga dello stupro e mi violentò mentre ero incosciente».
Tra le nuove accusatrici dell'orco hollywoodiano spunta un'altra italiana: si tratta della modella Samantha Panagrosso, che sarebbe stata insidiata dal produttore in un'occasione su uno yacht durante il Festival di Cannes nel 2003 e in un'altra dentro un camerino. «Mi diceva: Ti farò diventare una star, ma io non volevo fare l'attrice per cui, per quanto mi riguarda, non aveva nulla da offrirmi».
Da Londra, che sta conducendo un'indagine parallela contro Weinstein rispetto al filone newyorkese della vicenda, si fanno i nomi di tre altre attrici molestate dall'orco hollywoodiano. Secondo quanto riferisce la Bbc la polizia di Londra starebbe indagando su tre nuove denunce di aggressione sessuale a carico dell'ex re di Hollywood: si tratta di violenze che risalirebbero al 2010, al 2011, al 2015 e che sarebbero avvenute a Westminster e a Camden, due zone di Londra. Accuse che si aggiungono a quella relativa a una presunta aggressione «britannica» da parte di Weinstein ai danni di una donna negli anni Ottanta.
E intanto Weinstein continua a vedere impoverirsi il suo curriculum. Dopo l'espulsione dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che ogni anno assegna gli Oscar, Weinstein vedrà con ogni probabilità sbianchettare anche la Legion d'Onore da parte del governo francese, assegnatagli nel 2012 dall'allora presidente Nicolas Sarkozy. «Sarà la Grande cancelleria della legione d'onore a studiare il dossier», fanno sapere dall'Eliseo a Buzzfeed.
La regola per una revoca dell'onoreficenza è attendere una condanna penale definitiva «perché non è una decisione che si prende a caldo». L'onorificenza della Legione d'onore, istituita nel 1802 da Napoleone, conta 93mila membri. Meno uno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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