Altro che terrore, spauracchi e tsunami: a 13 giorni dalla chiusura dei seggi Giorgia Meloni fa registrare un boom della fiducia nei suoi confronti. Paga non solo l'ottimo risultato elettorale del suo partito, ma anche l'atteggiamento istituzionale e cauto che l'aspirante premier sta adottando in questa fase di transizione. Gli italiani stanno gradendo le mosse delle presidente di Fratelli d'Italia e di conseguenza la stanno continuando a premiare.
Il gradimento nei leader
Parla chiaro il sondaggio condotto da Demos riportato da La Repubblica, che fa il punto della situazione in seguito al responso maturato domenica 25 settembre. Il quadro politico del Paese cambia di poco, fa segnare un lieve aumento di FdI e della sua leader che dunque confermano il progressivo trend positivo. Interessante il dato relativo al gradimento verso i principali leader dei partiti del nostro Paese. In testa rimane Mario Draghi, che però cala di 4 punti rispetto a settembre e va a 63.
L'attuale capo del governo è da considerare comunque una figura tecnica. Nell'alveo dei politici spicca senza ombra di dubbio Giorgia Meloni, che guadagna 12 punti e si porta a 53. Allo stato attuale la differenza tra il premier uscente e l'aspirante presidente del Consiglio è di soli 10 punti. Stabili Giuseppe Conte (43) e Silvio Berlusconi (33). Invece Emma Bonino di +Europa passa da 35 a 33. Si trovano poi Matteo Salvini (da 33 a 31) e Carlo Calenda (26, in aumento di un punto).
Si mette malissimo per Enrico Letta, il cui momento negativo si riflette anche sull'orientamento degli italiani. Il segretario del Partito democratico non si ricandiderà in vista del congresso e dunque lascerà la guida a un nuovo leader. Gli elettori continuano a punire l'esponente del Pd anche dopo la disfatta elettorale: il gradimento per Letta sprofonda al 25, perdendo ben 9 punti rispetto a settembre. Concludono la graduatoria Matteo Renzi (20, -1), Nicola Fratoianni di Sinistra italiana (17, +1), Angelo Bonelli dei Verdi (14) e Beppe Grillo (11, +1).
Il peso dei partiti
In linea di massima iniziano a intravedersi i primi movimenti post voto. Segnali in grado di cambiare il peso dei partiti e di conseguenza i rapporti nello scenario politico italiano. Fratelli d'Italia sale al 26,4%, in aumento di qualche decimale rispetto al 25 settembre.
Ormai staccato il Partito democratico, che crolla sotto il 18% e viene tallonato dal Movimento 5 Stelle al 16,8%: il sorpasso dei grillini ai danni dei dem è a un passo. La Lega scende appena sotto l'8%. Le altre forze politiche (Azione e Italia Viva, Verdi e Sinistra italiana e +Europa) restano stabili o crescono di poco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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