La morte che piomba all'improvviso sull'asilo, il luogo della spensieratezza, dei giochi. Le risate che si trasformano in pianto, urla, e quei sorrisi che scompaiono all'istante dai volti dei piccini per lasciare il posto alla paura, al terrore.
È successo l'inimmaginabile ieri nella scuola Pile Primo Maggio, asilo e materna in via Salaria Antica Est, alla periferia de L'Aquila. I bimbi, tutti tra 3 e 5 anni, stavano giocando in giardino dopo aver pranzato, sotto gli occhi vigili delle insegnanti, sapendo che di lì a poco avrebbero visto arrivare i genitori per tornare a casa. Invece una Volkswagen Passat grigia è piombata come un missile su di loro. E il bilancio è stato tragico. Tommaso, 4 anni appena, è morto e altri cinque sono rimasti feriti, una in maniera gravissima. Sconcertante la ricostruzione dell'accaduto perché sembrerebbe che a scatenare l'Inferno sia stato un bambino di 10 anni, che avrebbe inavvertitamente tolto il freno a mano dall'auto della mamma parcheggiata lì vicino.
L'incidente è avvenuto intorno alle 14.30. Le maestre e i piccoli stavano giocando fuori. All'improvviso la macchina ha sfondato la recinzione e ha travolto i bimbi. Le condizioni di Tommaso sono apparse subito disperate. Le insegnanti si sono date da fare subito e, mentre arrivavano ambulanze, polizia, carabinieri e vigili, hanno portato gli alunni all'interno. I soccorritori hanno dovuto liberare nel più breve tempo possibile alcuni piccoli, rimasti incastrati tra il vano motore dell'auto e la cancellata, mentre i medici facevano il possibile per rianimare Tommaso, che però è deceduto nel corso del trasporto nel nosocomio dell'Aquila.
In prognosi riservata, invece, una bambina di 4 anni, trasferita in condizioni gravissime al Policlinico Gemelli di Roma per una frattura all'osso temporale e un ematoma sottodurale. Feriti altri quattro piccoli, due ricoverati all'ospedale San Salvatore e altri due elitrasportati al Gemelli e al Bambino Gesù di Roma. Oltre a quelli investiti, una decina di alunni avevano graffi in varie parti del corpo, procurati nella fuga .
Disperazione e paura tra i loro amichetti che hanno assistito alla scena. Le maestre hanno cercato di calmarli, mentre i genitori si precipitavano a scuola prima del suono della campanella. «La priorità dice una insegnante è evitare che i bambini che hanno assistito restino traumatizzati, sia dall'auto che ha sfondato il cancello del giardino, sia dal viavai di ambulanze e mezzi di soccorso. Con alcuni piccoli abbiamo cercato di far finta che si sia trattato di un gioco, o quantomeno di minimizzare, spiegando che i genitori sono venuti a riprenderli in anticipo. Ma quanto è difficile».
Sulla ricostruzione di quanto accaduto è al lavoro la squadra mobile, coordinata da pm Stefano Gallo. Secondo i primi accertamenti la Passat station wagon apparterrebbe a una mamma, che era andata a prendere il figlio all'asilo lasciando l'altro di 10 anni a bordo della vettura, parcheggiata in discesa. Sembrerebbe che il ragazzino abbia inavvertitamente tolto il freno a mano. Così l'auto ha preso velocità, percorrendo in discesa alcune decine di metri, fino a finire la corsa contro il cancello, la rete dell'asilo e i bimbi.
«Tommaso era un bambino molto simpatico, molto tranquillo e sereno, sensibile e dolcissimo - piange una mamma -. Spesso si abbracciavano con mia figlia sia quando arrivavano a scuola sia quando uscivano, in un'immagine davvero emozionante».
Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ha espresso il suo cordoglio: «Mi stringo con profonda commozione al dolore delle famiglie e della comunità scolastica». Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha proclamato il lutto cittadino. «Sono profondamente addolorato, non riesco neppure a immaginare il dolore che stanno provando i genitori dei bambini».
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