Avete dribblato la fila? Almeno evitate i social

Fatevi le dosi vostre, per favore. Il caso Scanzi, furbetto o scherzetto fate voi, lascia in eredità soprattutto questa considerazione

Avete dribblato la fila? Almeno evitate i social

Fatevi le dosi vostre, per favore.

Il caso Scanzi, furbetto o scherzetto fate voi, lascia in eredità soprattutto questa considerazione, questo amaro in bocca, un buco senza ago ma con il fastidio attorno: comunque ve lo siate procurato, quel vaccino rapinoso e anticipato, voi quarantenni giornalisti intraprendenti, voi professori che da un anno insegnate dietro a un monitor, voi pastori senza gregge ma con l'immunità, voi caregiver con genitori anziani (che tutti ne abbiamo e chi non ne ha povero lui), che bisogno avete di farcelo sapere attraverso i social? Fatevi le dosi vostre, e amici come prima. E per favore: non veniteci a raccontare che lo fate per testimoniare in favore del vaccino. Nessuno, se ha dei dubbi sull'efficacia di AstraZeneca, cambierà idea dopo avervi visto in un selfie sghembo con l'ago nel bicipite e l'infermiera a fare da comparsa. Davvero: nessuno.

Per carità, siamo gente di mondo, anche se a volte infame. Sappiamo che la vita è una tonnara, che o catturi o sei catturato. Ma è anche una questione di stile. Un tempo i privilegi, le raccomandazioni, i diritti legittimi ma negati ad altri non si sbandieravano. Ci si vergognava, un po'. E alla fine la vergogna è un po' come il vaccino: immunizza dallo schifo.

Ora no. Le cose esistono solo se sono fotografate e postate un tanto al like. Ecco quindi gli influencer senza influenza. Questa instagrammatura della salute (propria) - una delle cose più private che esista - ha qualcosa di sconcio, di violento, di aggressivo. Che cosa volete comunicarci, esattamente? Che siete più scaltri di noi? Che siete potenti? Che nella lotta di classe dell'immunizzazione siete dalla parte giusta? Non vi basta la fortuna di avere gli anticorpi a zonzo nel vostro corpo, voi sì e altri no? Davvero non leggete i giornali, non sapete che di vaccini non ce n'è abbastanza per tutti, ancora e per ora?

Dice: ma io non ho colpa, siete voi a essere cattivi! Certo, ma perché mettere il culo davanti ai calci? Sappiamo tutti che i social sono i più grandi incubatori di invidia e di odio.

Che bisogno c'è di aprire un altro fronte nella grande gazzarra globale del tutti contro tutti? Oppure il vaccino non funziona se non è adeguatamente strombazzato? Fatecelo sapere, non sia mai che a ottobre, a novembre, quando toccherà anche a noi il siringone, dovessimo dimenticare a casa il cellulare.

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