"Avrà una via". Ora la sinistra ci ripensa sulla "madre" del Milite Ignoto

Il sindaco di Guidonia fa retromarcia sulla strada a Maria Bergamas, la "madre" del Milite Ignoto. E ora la cittadina della provincia di Roma si prepara a dedicarle una strada o una piazza

"Avrà una via". Ora la sinistra ci ripensa sulla "madre" del Milite Ignoto

Un ripensamento in pieno stile che forse è stato alimentato dalla possibilità che potesse intervenire lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella: alla "madre" del Milite Ignoto verrà intitolata una via del comune di Guidonia.

L'amministrazione, che è a guida Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle, si era distinta sino a pochi giorni fa per la volontà di bloccare un iter - quello della commissione Toponomastica - che era di fatto già partito.

Il centrodestra aveva replicato a muso duro, e il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia Francesco Lollobrigida aveva anche annunciato di voler domandare al capo di Stato un intervento in materia. C'era lo spauracchio, per così dire, di un'interrogazione parlamentare. Poi, come riportato pure da Il Messaggero, lo sblocco dell'impasse che risiede tutto nella breve dichiarazione del sindaco della cittadina della provincia romana: "Una via l'avrà".

Lei è Maria Bergamas, la contadina che, tra tante bare, scelse dopo la seconda Guerra mondiale quella del soldato senza nome che oggi tutta Italia commemora come Milite Ignoto. La Bergamas ha perso il figlio per via della Grande guerra.

La sinistra, dal canto suo, aveva eccepito la presunta natura "fascista" delle idee politiche della "madre" del Milite Ignoto. Un falso storico che qualcuno, tra i giallorossi, ha provato ad utilizzare per una polemica strumentale. E così si è andati avanti sino al cambio di marcia di queste ultime ore. Sul caso era intervenuto anche il parlamentare di Forza Italia Giorgio Mulè.

Il primo cittadino di Guidonia ha provato a giustificare l'amministrazione che presiede: "Il problema è nato dal regolamento comunale - ha fatto presente all'Agi - che recita che non possono essere intitolati monumenti o vie a persone che hanno sostenuto il fascismo.

Una prescrizione molto generica, che ha spinto la Commissione a bloccare il progetto". Adesso, però, lo stesso sindaco ha persino aperto alla possibilità che alla Bergamas venga intitolata una piazza. E quindi quei presunti problemi procedurali sembrano essere stati superati del tutto.

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