Dopo giorni di polemiche e duri botta e risposta con i dirigenti scolastici ed i sindacati, il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina si lascia andare ad un siparietto in diretta tv, offrendosi volontaria per testare uno dei nuovi banchi ritenuti indispensabili per garantire il giusto distanziamento fra gli studenti.
Ospite ieri era a "In Onda", trasmissione di La7, la grillina ha subito voluto mettere in chiaro la situazione, come promesso la scorsa settima, quando in seguito ai numerosi attacchi aveva dichiarato:"Mi attaccano perché sono donna, giovane e CinqueStelle. C’è l’idea che noi M5s siamo incompetenti, anche se io ho due lauree, l’abilitazione all’insegnamento, specializzazioni, ma ora vado in tv e spiego io. Adesso basta, ho sbagliato a non farlo prima".
Intervistata da Luca Telese, il ministro dell'Istruzione ha affrontato la questione "nuovi banchi", affermando di voler portare un po' di ordine rispetto alle informazioni giunte sino ad ora. "Le scuole sono aperte in questo momento, non è che le scuole sono chiuse", ha dichiarato, forse anche per rispondere ai presidi che in queste ultime ore si dicono preoccupati per la ormai vicina riapertura di settembre. "Io sto girando regione per regione. Sono stata in Lombardia, in Piemonte, in Emilia, e nelle Marche negli ultimi giorni. Le scuole sono aperte, perché stanno lavorando proprio per garantire il distanziamento".
"Noi abbiamo chiesto alle singole scuole", ha aggiunto la Azzolina,"di quali banchi avessero bisogno. I banchi che avete mostrato, infatti, sono quelli per i ragazzi più grandi", ha spiegato, indicando il banco presente in studio. "Ogni direngente scolastico ci ha detto qual'è il fabbisogno, per un totale di 2 milioni e mezzo circa di banchi che sono stati richiesti. La gara è una gara europea, non si fa riferimento solo ad aziende italiane", ha specificato il ministro dell'Interno."Io penso che su questi banchi sia stata fatta una polemica stucchevole", ha poi attaccato. "Non ho visto un giornalista che sia andato a chiedere alle scuole che hanno già questi banchi perché hanno comprato quella tipologia di banchi, ed a che cosa servono quei banchi. Oggi servono al distanziamento, ma rappresentano delle tecnologie innovative di didattica nuova, di ambienti di apprendimento nuovi".
"Ma si è mai seduta su uno di questi?", ha poi chiesto ad un certo punto David Parenzo. Il ministro dell'Istruzione non se lo è fatto ripetere due volte: "Vuole che mi sieda?". Ed ecco quindi la scenetta in diretta Tv, con la Azzolina che finalmente si siede su uno dei banchi della discordia. Un "momento storico", come lo definisce scherzosamente Telese.
"Non è difficile, come vedete, sedersi e lavorare", dice soddisfatto il ministro, testando il banco con le
ruote. Sorrisetti, battute, anche disquizioni su come persino un dizionario come "Il Rocci" possa trovare posto sul piccolo tavolo collegato alla seduta. Alla fine, in studio, viene finalmente data la pubblicità.
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