"Banche in buona salute ma tengano alta la guardia". E la finanza applaude

Il governatore invita gli istituti a non mollare su qualità del credito e tecnologia. Messina (Intesa): "Il sistema è solido"

"Banche in buona salute ma tengano alta la guardia". E la finanza applaude
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«Il 2023 è stato un anno molto favorevole per le banche italiane. Il rendimento del capitale ha superato il 12 per cento. La redditività ha beneficiato di un'eccezionale congiuntura di mercato, in cui l'abbondante liquidità in circolazione ha frenato l'aumento del costo della raccolta, mentre il rialzo dei tassi ufficiali si è rapidamente trasmesso a quelli sui prestiti, alimentando il margine di interesse». Il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, nelle sue Considerazioni Finali ha sottolineato l'ottimo stato di salute delle banche italiane, «anche per le meno significative, sottoposte alla nostra diretta supervisione».

Il numero uno di Via Nazionale le ha, però, invitate a non abbassare la guardia. «Le rettifiche su crediti - ha indicato il governatore - rimarrebbero contenute in rapporto ai ricavi», ma « resta fondamentale riconoscere prontamente le perdite attese, applicando scrupolosamente i principi contabili». Altrettanto prioritaria, ha concluso, «un'attenta gestione del passivo, nella consapevolezza che la liquidità aggregata continuerà a ridursi, spingendo al rialzo il costo della raccolta». Ultimo monito dedicato agli investimenti in tecnologia: necessari anche se spesso si traducono in una chiusura di sportelli perché «le banche con maggiore capacità di operare online mostrano in media una maggiore redditività».

Positiva la ricezione degli addetti ai lavori del messaggio di Panetta. Per il presidente dell'Abi (la confindustria delle banche; ndr), Antonio Patuelli, «un ottimo esordio del governatore Panetta nella migliore delle tradizioni della Banca d'Italia, una forte propulsione europea per lo sviluppo sia delle istituzioni che nell'economia». «Un discorso molto orientato alla necessità di competere, di fare, di innovare e anche la constatazione che noi abbiamo già cominciato come Paese a muoversi in quella direzione e quindi ce la possiamo fare», ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro. Per il Ceo di Intesa, Carlo Messina, «l'economia reale positiva garantirà una prospettiva di qualità del credito positiva per le aziende italiane: siamo al minimo storico nei livelli dei flussi degli Npl, ci sarà una potenziale crescita ma comunque assolutamente gestibile». Il Ceo di Banca Mediolanum, Massimo Doris, ha preso Panetta in parola: «Dobbiamo far sì che venga investito di più dobbiamo creare anche più opportunità di investimento agli italiani e portare più aziende a quotarsi».

Disco verde anche dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. «Condividiamo diversi punti della relazione del governatore. Il primo ovviamente è quello per un cambio di passo dell'Europa: mettere al centro l'industria è un tema», ha dichiarato.

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