Banche, scoppia il caso Boschi

Tutto il Pd fa quadrato attorno al ministro. E Alfano: "Vogliono colpire il governo"

Banche, scoppia il caso Boschi

Il caso Boschi è ormai scoppiato. Il coinvolgimento del papà e del fratello del ministro in una delle banche salvate dal governo rischia ora di costare caro al ministro delle Riforme, le cui dimissioni sono ormai chieste da più parti.

La Leopolda è partita senza di lei: Maria Elena Boschi ha saltato la prima serata della kermesse renziana ufficialmente per - spiegano dal suo staff - lavorare alla legge di stabilità. "Stasera chiuderà i lavori della seconda giornata", assicurano gli speaker. Resta il fatto per il momento sul palco non è salita, anche se si è fatta vedere in platea.

Contro la Boschi si è scagliato ieri anche Roberto Saviano, che ha chiesto le suo dimissioni : "Non è disfattismo criticare le azioni del governo", ha detto, "Per molto meno nel periodo del governo Berlusconi abbiamo raccolto firme e siamo scesi in piazza. Si può criticare l’esecutivo senza essere dalla parte di Salvini o di Grillo".

Ma dal governo, dal Pd e persino dalla minoranza dem si levano gli scudi. "Noi difendiamo chiaramente il ministro Boschi perché si sta tentando di trovare in lei una sorta di capro espiatorio di qualcosa che appartiene alla mala gestio di vicende che purtroppo non sono accadute solo in Italia ma hanno avuto tanti precedenti in Europa e nel mondo", ha detto Angelino Alfano, secondo cui si tratta solo di un tentativo di colpire il governo.

"Il ragionamento generale di Saviano è giusto e

condivisibile ma le sue conclusioni sono esagerate", ha aggiunto Pier Luigi Bersani tra i leader della minoranza Pd, che - nonostante le dure critiche alla gestione Renzi - fa quadrato attorno al ministro.

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